venerdì 8 ottobre 2010

in visita al DINOSAURO ADDORMENTATO

Uno degli aspetti piacevoli del mio lavoro è la visita e la scoperta di luoghi nuovi, ove mi devo recare per i sopralluoghi alle opere da restaurare. Il più delle volte si tratta di incappare in piacevoli scoperte, luoghi difficilmente visitabili, stanze, scrigni e cassettiere che privilegiatamente mi si aprono.





Ieri la gita fuori porta mi ha portata a MONTE ISOLA, il dinosauro addormentato, come era solito definirla affettuosamente il pittore Angelo Fiessi, che nell'isola lacustre ha passato gran parte della sua vita, trasportando su tela l'amore che nutriva per questa terra.
















E' stato un po' come andare in vacanza...prendere la macchina, avventurarmi tra i vigneti della Franciacorta sino allo specchio d'acqua del Sebino, aspettare il traghetto e dopo 5 minuti di traversata trovarmi in un posto fuori dal tempo. Dove pace e tranquillità han dimora. Di macchina se ne contano forse 5 in tutta l'isola, ad appannaggio di chi non può proprio farne a meno: il medico e qualche ufficiale pubblico. Per tutti il mezzo di locomozione, oltre alle due gambe, è costituito da scooter o biciclette






E' un luogo, non luogo, chiuso in sè, protetto dal clamore e dalla frenesia della "terraferma", capisco perchè i montisolani ne sono così gelosi: vi si respira un'aria diversa ed anche il tempo è dipanato.










Come in un film di un'altra epoca sono stata prelevata al porto dall'auto dell'impiegato comunale, e come una invitata importante, trasportata dall'altro lato dell'isola, per poter visionare il malato che necessiterà delle mie cure. La ricognizione è stata breve, e quindi ho potuto convertire la mia mattinata in una piacevole assaggio di profumi, vedute rumori di questo piccolo incantevole mondo....finchè il solito traghetto mi ha portato nel clamore della realtà e alle quattro mura di FRAMMENTI DI CARTA...

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