Complici tempi morti e dilatati(perchè lavorare su un'unica stampa in una giornata ti dà ampi momenti di inattività), ho avuto anche modo di dedicarmi a visite culturali e di amici. Cosa c'è di meglio nell'abbinare l'utile al dilettevole?!?! Ammetto che queste sono le grandi facilities del mio lavoro, che me lo fanno amare sempre di più, e che bilanciano perfettamente i momenti rognosi.
E così in due ore libere e quattro passi, eccomi indietro nel tempo, nella BELLA EPOQUE, quando era facile leggere articoli scritti da Gabriele D'Annunzio, Margherita Sarfatti, Edmondo De Amicis, correlati di immagini litografiche o fotoincise eseguite da giovani artisti emergenti, quali Boccioni, Sironi, Sacchetti, Dazi...Come oggi, anche allora, insomma nulla di qualità (?): come cambia il tempo, ora poche riviste possono avvicinarsi alla levatura culturale de l'AVANTI DELLA DOMENICA. Fino al 4 marzo, si possono però ammirare 40 copertine esposte, presso il museo del Risorgimento di Milano, in una mostra dimostrativa dei 4 anni di pubblicazione del periodico.
Si tratta di un interessante compendio di immagini che ci raccontano i primi anni del Novecento italiano, un benessere e candore perduto, raccolto ed esposti in due diverse sale. Differenti in spazi e in allestimento. L'uno più raccolto, racchiuso in una piccola stanza scura e dall'atmosfera calda e cordiale, ottenuta grazie a stendardi pendenti dal soffitti e riproducenti le copertine e grazie alle grandi teche, contenenti gli originali coronati da fiori secchi. Il tutto accompagnato dalla narrazione di Paolo Bolpagni, curatore della mostra, che in un audio-video racconta la storia di questa rivista. Diammetralmente all'opposto, non solo geograficamente parlando, la seconda sala, un'ampia e luminosa stanza in acciaio e vetrate, il gazebo, dove le riviste, inserite in cornici e passe-partout si susseguono in una teoria di immagini, rendendole più simili a locandine, che a periodici. Forse è nel confronto di questi due allestimenti e in particolare in quest'ultimo che si comprende la forza stilistica de l'AVANTI, dove le copertine hanno la possibiltà di trasformarsi in opere autonome e dalla assoluta credibilità, anche se separate dal corpo che accompagnano.
Personalmente ho preferito la seconda stanza, più museale e ariosa, piuttosto che la prima, dall'ambientazione "Vecchia zia"; anche le opere, nonstante i visibili acciacchi, risultavano più ordinate e pulite. Questione di gusti, che solo una visita alla mostra possono essere individuati....quindi, basta leggere: AVANTI! è gratuito ed è aperto solo per un paio di altre settimane.
Per info:
"Avanti della Domenica. Una rivista nella Belle Époque"
Museo del Risorgimento (Palazzo Moriggia, Via Borgonuovo 23)
Milano
martedì - domenica
9:00 - 17:30
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