Una biblioteca» ha scritto Giorgio Manganelli «è molte, strane, inquietanti cose;
è un circo, una balera, una cerimonia, un incantesimo, una magheria, un viaggio
per la terra, un viaggio al centro della terra, un viaggio per i cieli; è silenzio, ed è
una moltitudine di voci; è sussurro ed è urlo; è favola, è chiacchiera, è discorso
delle cose ultime, è memoria, è riso, è profezia; soprattutto è un infinito labirinto,
e un enigma che non vogliamo sciogliere, perché la sua misteriosa grandezza da’
un oscuro senso alla nostra vita – quel senso che la pubblicità va cercando di
cancellare»
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