In questa domenica piovosa, sono presa dalla lettura dei "Quaderni giapponesi" del fumettista Igort, volume acquistato a seguito della recente mostra, allestita presso la Galleria dell'Incisione di Brescia.
Esso fonda due mie grandi passioni: il disegno, in questo caso di fumetti, ed il Giappone. Ritrovo tanti spunti e connessioni, tra queste, impensabile, il ricordo di Romolo Romani, ed in particolare di un'opera conservata presso i Musei Civici di Brescia, di cui, purtroppo, non ci sono immagini pubblicate. Mi devo accontentare di fare il confronto con un'opera simile, ma comunque caratterizzante l'associazione mentale appena avvenuta.
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Romolo Romani, Ritratto di Vittore Grubicy de Dragon, 1905
Milano, Gabinetto dei disegni
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