ho dovuto poi riporlo nel suo scrigno, non dorato, ma conservativamente corretto.
Ho scelto una soluzione leggera e non invasiva,
che non snaturasse cioè la "giocosità" dell'opera stessa.
Non è una scatola vera e propria, ma più una fodera,
o meglio una sovracoperta chiusa.
Eseguita in un unico foglio di carta Mi-teinents Canson, color carta da zucchero, piegato e ritagliato a misura e chiusa con uno spago, così che si creasse un legame con il libro e sembrasse un tutt'uno con l'oggetto stesso...
Mi sembra di aver raggiunto il mio scopo, e sono contenta del risultato:
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