E' quindi con tanta gioia e orgoglio che vi presento la sua prossima mostra di fotografie, che verrà inaugurata a Roma il 3 ottobre, ed è stata selezionata dalla giuria internazionale nell'ambito del "FOTOGRAFIA Festival Internazionale". In essa Karmen ci presenta la fabbricazione della carta washi (和紙), secondo cioè la tradizione giapponese, da lei vista e vissuta durante diversi viaggi nel Sol Levante. L'esposizione è patrocinata dall'Istituto di Cultura Giapponese, che ha evidentement trovato le immagini coerenti con la propria ideologia e spiritualità, operazione filologicamente completa e corretta dal supporto di stama scelto: washi.
Durante la mia visita romana di fine maggio, ho avuto l'onore di vedere in anteprima alcuni scatti, stampati pero' su classica carta fotografica, e questo è stato il mio commento a freddo quando mi ha avvisato di essere stata scelta: "le fotografie sono molto evocative e danno un forte senso di pace. I movimenti sembrano così naturali e ci vuole un po' per focalizzare di cosa si tratti effettivamente, penso che tu abbia colto perfettamente la magia e il rapimento che si prova nel vedere fabbricare la carta da mastri giapponesi." (questa mia stringata esternazione in calce è completata dalla presentazione del curatore)*
chissà quale sarà l'effetto degli stessi stampati su carta washi....per questo devo aspettare ancora un po'!
*Nell'ambito del Circuito di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma 2012, la galleria Studio Camera21 presenta la mostra fotografica di KARMEN CORAK, "WASHI La via tradizionale" a cura di Marco Meccarelli, con il patrocinio dell'Istituto di Cultura Giapponese.
Il progetto espositivo prevede una selezione di circa 30 immagini in b/n scattate in Giappone, a Echizen, stampate nel laboratorio di Davide Di Gianni su carta giapponese Kurotani wahi, realizzata da Hayahi Shinji.
Per la Xi edizione di FOTOGRAFIA. il cui tema è il Lavoro, la carta washi da supporto diventa anche protagonista del racconto. Nelle immagini di Karmen Corak, affermata restauratrice di opere d'arte cu carta, riaffiora la forza di quel patrimonio culturale, legato alle attività artigianali della manifattura della carta, che riunisce differenti artigiani, attraverso l'operosità di più mani, grazie alle quali si realizzano i fogli di carta.
Il progetto in questione è inteso come il recupero di una via tradizionale, perchè non è limitato alla semplice funzione del produrre o del documentare, ma contiene un siginificato più profondo, che impone una digressione sulla vita culturale e spirituale dei giapponesi. La Corak coglie l'isolamento, la solitudine, tra le montagne e lungo un fiume, alla ricerca del mondo della tradizione, ritraendo l'atmosfera nelle cartiere a conduzione familiare.
I cartai con il gravoso lavoro delle loro braccia custodiscono un intero mestiere di un'antica cultura, mentre la grazia sommersa traspare in ogni gesto delle mani femminili, che nell'acqua gelida rimuovono le impurità dalle fibre di gelso, un sincero ma anche impegnativo inno al vivere semplice e in sintonia con la natura.
E' per quesro motivo che durante la mostra verrà proiettato anche un video sonoro, un documento molto raro, realizzato dall'artista Rodolfo Fiorenza, che rappresenta il chiritori, il lavaggio con la rimozione manuale delle impurità delle fibre, accompagnato da canti tradizionali. E' un viaggio che svela un atto d'amore, sereno e compiuto, verso una sua concezione acquisita, squisitamente poetica
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