L'edizione 2013 di Miart verra' ricordata come quella Mangia&Bevi, per me non esclusivamente per la presenza di diverse opere commestibili, come le patatine del concittadino Picco c/o lo stand di Francesca Minini, il pane di semola di Boccalini allo Studio Dabbeni, o alla distribuzione di birre a celebrare il MenabreaArtPrize, ma per la gustosita' della Fiera, cibo per l'anima e il cervello. Spazi ariosi, luminosi e giovani, con largo spazio alle giovani leve di qualita'......
e' stata un'abbuffata....
GNAM GNAM
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