In questo 2014, per non farmi mancare nulla, sto seguendo pure la tesi di un'alunna del passato anno di LABA (libera accademia bresciana d'arte)
L'elaborato ha come fulcro la conservazione e il restauro di stampe giapponesi. In particolare si sta lavorando su quattro diverse opere, differenti in tipologia, carta, degradi e necessità espositive.
Devo dire che è un compito abbastanza faticoso, nonché di una certa responsabilità, ma al tempo stesso mi sto divertendo a pensare e a fare varie prove. In alcuni casi idee assurde, come far rilegare le pagine dello scritto con il metodo giapponese, giusto per restare in tema!
Oggi, poi, memori del laboratorio di chimica fatto alla cartiera di Toscolano*, è stata la volta dell'indagine sulle fibre di carta, costituenti i vari fogli, mediante l'uso del reattivo di Herzberg. Pur recuperando minimi frammenti e in assenza di un microscopio, si sono fatte interessanti scoperte, a consolidare le nostre supposizioni sulla natura delle opere stesse.
Si sta anche pensando ad un montaggio specifico per una delle stampe, eseguita su una carta volutamente stropicciata. Insomma, tanta carne sul fuoco: speriamo di non bruciarla!
Per ora non posso dire altro di specifico, i risultati saranno pubblicati a febbraio; nel frattempo si continua a studiare, sperimentare e fare!
*http://frammentidicarta.blogspot.it/2011/11/piccoli-chimici-crescono-laboratorio.html
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