In concomitanza con i festeggiamenti della Madonna delle Mura e dell'Assunzione della Vergine Maria, la Fondazione Vittorio Leonesi, con sede a Puegnago nell'omonimo palazzo, ha inaugurato la mostra "Mater Dei, Da mistero rivelato a maternità come essenza".
Una collettiva di artisti ha indagato la figura di Maria, donna, madre ed icona di santità, realizzando opere, nelle tecniche a ciascuno più congeniali, a narrarne un racconto fatto di immagini, suoni e sensazioni, che si snodano e fondono tra i locali dello splendido palazzo.
Al seguente link http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/(Valtenesi)-Mater-Dei,-Da-Mistero-rivelato-a-maternità-come-essenza-38102.html si può trovare la ressegna stampa, l'elenco dei curatori, dei partecipanti e le informazioni tecniche per la visita
A corollario delle opere contemporanee citate, sono presenti anche una serie di manufatti antichi e moderni. Tra essi, con grande sorpresa, ho trovato "Virgo Lactans", disegno del 1960 di Jean Guitton, proveniente dalla Fondazione Paolo VI. Lo scorso anno, la pregevole opera è stata affidata, dal direttore della Raccolta Paolo Bolpagni, all'accademia Santa Giulia per essere restaurata, all'interno del corso di cui sono docente.
Jean Guitton, "Virgo Lactans", 1960. Olio su carta, 376x261 mm Per gentile concessione della Fondazione Paolo VI, via G. Marconi 15 - Concesio (BS) |
Nonostante il manufatto non mostrasse degradi complicati, l'intervento di restauro conservativo è stato piuttosto laborioso, in quanto, il supporto cartaceo, impiegato dall'artista, era di difficile manipolazione. Esso, infatti, era costituito da un cartoncino bianco di buona qualità, controllato da un altro, purtroppo, prodotto con pasta-legno. Inoltre, se il verso era molto fotossidato, rigido e poco resistente alla piegatura, il recto in miglior stato di conservazione, poteva essere minimamente toccato: qualunque mezzo tendeva a far modificarne la rifrazione superficiale, lucidandolo.
Grazie ad una meticolosa sensibilità, tanta pazienza e provando diversi materiali ed adesivi, si è riusciti a mettere in sicurezza l'opera e riordinarla in maniera assai soddisfacente, tanto che ora esposto alla mostra in corso su una parte tutta per sè.
Altro aspetto interessante del lavoro, è stato il preliminare studio della tecnica di esecuzione. Catalogato come disegno ad olio, mancava della tipica alonatura grassa della tempera, si è quindi ipotizzato si trattasse della versione moderna, lo Stance Oli, ottenuto da olio di lino sintetico, meno unto, e di cui ignoravo l'esistenza..... È anche per queste scoperte che amo insegnare, perchè è un continuo dare, ricevere e aggiornarsi!
Al di là di questa parentesi sentimentale, consiglio una visita all'esposizione, aperta il sabato e la domenica dalle 18 alle 21 o su appuntameto (leonisiarte@gmail.com): le opere sono molto interessanti e la location emozionante, con una bellissima vista del lago, della penisola di Sirmione, del castello di Padenghe e della campagna attorno.
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