lunedì 6 aprile 2020

500 Raffaello

Oggi i social sono bersagliati da immagini di dipinti di Raffaello, a celebrare i 500 anni dalla dipartita. Il noto pittore, infatti, morì il 6 aprile del 1520 a 37 anni. Nonostante la giovane età, la sua produzione fu immensa, come ben noto e come tutti i post ricordano, e da subito di alta qualità. I dipinti giovanili, conservati nella pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, ne sono un fulgido esempio. In pochi, però, sanno e ancor meno citano la grande quantità di incisioni che dalla sua invenzione furono nel tempo stampate. Con fervore, ce ne parla Luigi Benelli in questo bell'articolo https://lasottilelineadombra.com/2020/04/06/raffaello-sanzio-incisione-diffusione-rinascimento/

Sottoscrivo le osservazioni tecniche e artistiche delle stampe "raffaellesche".
Per mia fortuna ho avuto modo di prendermi cura di una serie delle incisioni citate nel testo, per una mostra che a breve aprirà i battenti e che a tempo debito vi racconterò. In esse sono ben riportate la gentilezza dei tratti, la candida atmosfera e il continuum tra i personaggi dipinti e l'osservatore. Ciò che a mio avviso è più interessante sono le stampe realizzate da disegni dell'urbinate, perché una novità sia per gli occhi, sia per l'iconografia. Ecco allora danze di fauni o amorino, allegorie e rappresentanti sacre mai viste.

Grazie a questi nuovi soggetti ho rivalutato Raffaello, che tra i tre grandi è quello che su di me ha sempre avuto meno appeal.




Nessun commento:

Posta un commento