Sottoscrivo le osservazioni tecniche e artistiche delle stampe "raffaellesche".
Per mia fortuna ho avuto modo di prendermi cura di una serie delle incisioni citate nel testo, per una mostra che a breve aprirà i battenti e che a tempo debito vi racconterò. In esse sono ben riportate la gentilezza dei tratti, la candida atmosfera e il continuum tra i personaggi dipinti e l'osservatore. Ciò che a mio avviso è più interessante sono le stampe realizzate da disegni dell'urbinate, perché una novità sia per gli occhi, sia per l'iconografia. Ecco allora danze di fauni o amorino, allegorie e rappresentanti sacre mai viste.
Grazie a questi nuovi soggetti ho rivalutato Raffaello, che tra i tre grandi è quello che su di me ha sempre avuto meno appeal.
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