lunedì 30 gennaio 2012

frammenti di vetro

Sorpresa da quanti frammenti possa produrre un deflettore rotto....

certo, avrei preferito frammenti di carta....

in questo momento di stanca li sto desiderando così tanto che ho addensato la materia ottenendone, troppi, in vetro...quale sarà il significato esoterico di questa trasformazione? dal piombo gli alchimisti arrivavano all'oro....

(le casualità....i misteri....mentre scrivevo questo post mi ha chiamato un cliente, perchè un'opera di sua proprietà ha avuto dei problemi a causa della rottura del vetro a chiusura della cornice.....)

lunedì 23 gennaio 2012

corso ICCROM






International Course on Conservation of Japanese Paper

Dates: 27 August - 14 September 2012
Place: Tokyo, Japan
Organization
The course Many collections all over the world house Japanese paintings, calligraphic works and other paper–based artifacts. The purpose of this course is to offer those caring for such collections outside of Japan an insight into the materials and techniques of the Japanese paper-mounting tradition, and to the principles guiding the care of such collections in Japan. Through improving their understanding of the basic characteristics of the Japanese paper tradition, the participants will be in a better position to make decisions concerning the care of Japanese artifacts in their collections. The course aims also at offering opportunities to build bridges between the Japanese and the Western paper conservation traditions and to assess the applicability of the Japanese approach, materials & techniques also to non-Japanese cultural heritage.

Methodology The course is an intensive programme combining theory and practice, through lectures, practical workshops in Tokyo and a study tour in Mino and Kyoto to visit traditional paper-making masters and mounting studios.

Participants
The course is open to 10 conservators-restorers, curators, keepers, and other professionals actively involved in the preservation of and access to cultural heritage. At least three years of working experience is required. Preference will be given to candidates also involved in training activities or who are heads of conservation teams.
Lecturers
Art historians, conservation scientists, traditional paper-mounting and conservation specialists from leading institutions in Japan.
Working language
English

Course fee900 Euro

ScholarshipsThe selected participants will receive a scholarship covering round-trip travel from the participant’s country of origin and subsistence during the course. The scholarship does not include the course fee (see above).
Applications
Please use the ICCROM application form and mail it to the contact address below.
Candidates are also requested to provide a 300 word statement describing the relevance of the course to their own working reality.
ICCROM – Collections Unit
Via di San Michele 13
I-00153, Rome, ITALY
Tel: +39 06 58553 1
Fax: +39 06 58553349
Email: collections(at)iccrom.org

Application deadline: 15 March 2012



SI PUò FARE!!!!!!!!!!
Io ci provo...poi si vedrà come raccimolare i soldi necessari, ma questo sarebbe solo l'ultimo scoglio...

domenica 22 gennaio 2012

restauro&fiction

Non bastasse quanto stiamo passando per la questione del riconoscimento del titolo, dobbiamo pure subire una fiction dal titolo "Il restauratore"....non ho avuto l'onore di vederla... tremo solo al pensiero...

21/01/2012 tris di inaugurazioni

Tre Gallerie:

SKIN
APLUSB
FABIOPARIS
Tre diversi giovani artisti:
CLAUS LAUS
NAZZARENA POLI MARAMOTTI
ENRICO BOCCIOLETTI

Tre diversi materiali e tecniche:
RICAMO
OLIO SU CARTA
FOTOGRAFIE

Un punto d'incontro:
L'UMANO DISAGIO....
malattie,
inquietudine,
perdita d'identità

Un'unica serata inaugurale per creare un filo,
una rete d'unione tra le persone e
riconoscere l'umana contemporanea decadenza...
e trovare la forza per rianimarla



martedì 17 gennaio 2012

l'improvvisazione....

IN CERTI CAMPI DOVREBBE ESSER BANDITA!

Sabato scorso ero in giro per librerie, alla ricerca di un manuale/catalogo/compendio/raccolta di immagini di trompe l'oeil da regalare ad un'amica decoratrice. Tralasciando il fatto che non ci sia pressocchè nulla del genere, per cui sarebbe una genialata realizzarne uno, mi sono imbattuta in manuali di tutti i generi, il più agghiacciante (dal mio punto di vista ovviamente) è stato:



dove vengono trattati anche interventi su opere d'arte su carta... Non potendo entrare nel merito degli altri indirizzi, ove sono poco ferrata, mi domando se qualcuno abbia provato ad eseguire le operazioni descritte e quale sia stato il risultato...di certo non quello ottenuto dalla dimostrante, sono più propensa alla pasticciata. Com'è possibile che, con tutte le restrizioni, la questione del riconoscimento del titolo di restauratore, la varie leggi ad esse legate e il blocco degli affidamenti, l'iter di formazione, venga edita una bomba del genere?
Si perchè, se al comune amante del FAI DA TE passa l'idea che restaurare un dipinto, un disegno, un mobile sia cosa banale, si rischia la rovina di opere, magari non estimabili, ma di sicuro interesse storico-documentale. Senza contare che poi, questi manufatti maltrattati finiscono nelle nostre povere mani, che noi rischiamo di dover salvare un relitto. Non bastavano già i corniciai che s'inventano restauratori? (nulla mi voglia la categoria, conosco fantastici artigiani del settore, che si comportano più che bene). E' di ieri la disperata chiamata di un commesso di un colorificio che spruzzando su un'opera "una sostanza adatta a pulire stampe" da lui venduta, ha malamente chiazzato la poveretta e voleva da me la panacea di tutti i suoi mali....chiamare prima il professionista del settore? avrei voluto chiedergli se mai sia andato a farsi sistemare i denti da un farmacista, o aggiustare l'auto ad un autolavaggio?

l'improvvisazione non funziona...

lunedì 16 gennaio 2012

frammentidicarta.it

ennesima comunicazione di rinnovo....sarà il caso che il sito passi dalla situazione di IN COSTRUZIONE a COSTRUITO.....

di fatto è quasi tutto pronto, mancano giusto le rifiniture, provvisorietà che non si sistemano mai, perchè in fondo:

NON C'è NIENTE DI COSì DEFINITIVO
COME LE COSE PROVVISORIE

giovedì 12 gennaio 2012

RESTAURO CARTA & FICTION

C'è una nuova fiction alla televisione che tiene incollato ben il 27% dello share: IL TREDICESIMO APOSTOLO. Al di là delle considerazioni sulle storie raccontate, m'incurioscisce per le riprese all'interno di presunti vecchi archivi religiosi. Il protagonista, tal Don Gabriel, s'aggira spesso infatti tra vecchi libri, manoscritti, documenti d'archivio ecc... Nella puntata di ieri, ad esempio, il folcloristico bibliotecario si "prendeva cura" di un libro immergendolo in una non definita soluzione contenuta in una bacinella, con metodi e attrezzature alquanto opinabili...

COMPLEANNO

Quest'anno, per il mio compleanno, mi sono fatta il regalo da secchiona. Con qualche giorno d'anticipo mi sono arrivati:





Fotografia. Storia e riconoscimento dei procedimenti fotografici di L. Scaramella (Rilegato - 14 gen. 2000)


Comprati su amazon con uno sconto del 15%, nessuna spesa di spedizione e consegnati in 5 gg dall'ordine (considerando le feste di mezzo).

E così i buoni propositi dell'anno hanno avuto il loro avvio....

mercoledì 11 gennaio 2012

ControCorrente. Riviste e libri d’artista delle case editrici della poesia visiva

Sono venuta a conoscenza della Fondazione Berardelli solo l'anno scorso, poichè a LABA ha una partnership con questa. Sfortunatamente non ho avuto ancora occasione di visitarla o metter mano sulle opere, so però che i ragazzi vi lavorano alacremente ....

Oggi interrogherò loro sull'esposizione in atto:

ControCorrente. Riviste e libri d’artista delle case editrici della poesia visiva
http://www.fondazioneberardelli.org/mostra.php?id=21

che da quanto si legge sul comunicato stampa dev'essere piuttosto interessante. Di sicuro farò una capatina e vi saprò dire.


per Info:
Fondazione Berardelli
Via Milano, 107
25126 Brescia
tel. 030 313888
E-mail:
info@fondazioneberardelli.org

orari: martedì - venerdì 09.00-12.30 / 15.30-19.30
sabato 10:00-12:00 e 15:30-19:30
altri orari su appuntamento

servizio adnkronos

http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Rotocalco/Piu-difficile-diventare-restauratori_312818830243.html

domenica 8 gennaio 2012

silvia hell “A Form of History” nov17 – jan14 2012

sempre nel peregrinare pomeridiano, ieri sono andata anche a far visita a Dario Bonetta nella sua AplusB contemporary art gallery, trasferitasi da qualche mese in via Gabriele Rosa a Brescia.

Espone sempre giovani artisti, di cui, ammetto, a volte mi è un po' difficile capirne le velleità artistiche; ma, per fortuna io non sono una gallerista, e mi limito a guardare ed eventualmente a non comprondere.

In questo caso sta ospitando le opere di una ragazza di spessore; concettualmente e operativamente molto interessante ed intrigante. Entrata nella galleria la cosa che colpisce di più sono le grandi fotografie, appese al muro, dalla campitura grigia e animate da elemento meccanico ripreso in rotazione. A suffragio di questa prima impressione c'è affiancato su un piedistallo lo stesso oggetto in acciaio. Opere interessanti, fredde al punto giusto e pertanto molto decorative e contemporanee. Subito le vedo bene in uno studio di ingegneria.....poi però Dario mi spiega:

"La natura descrittiva delle opere nasce dalla registrazione di dati tratti dall'atlante storico, in particolare i dati riguardanti la variazione dell'estensione territoriale negli ultimi 150 di alcuni stati europei, tra cui naturalmente l'Italia. Ciò che definisce lo scheletro delle forme che animano la mostra è lo schema che nasce all'interno del piano cartesiano, dove sull'asse delle x si tiene in considerazione lo spazio (ossia l'estensione territoriale) e sull'asse della y il tempo (ossia la data in cui avvengono le variazioni territoriali). Ad ogni variazione territoriale avvenuta nel corso del tempo l'artista ha tracciato una linea la cui lunghezza è proporzionata al dato registrato sull'atlante storico.
Le tracce emerse sul piano cartesiano diventano punto di partenza, campo determinato dai dati dal quale Silvia Hell è partita per dare corpo a figure sia piane che tridimensionali. Ciò che unisce gli elementi dello scheletro sono ulteriori regole che determinano ogni elemento visivo, come ad esempio la gradazione del colore, anch'esso derivato da un dato: il colore della bandiera, trasformato in negativo dall'artista. Il lavoro di finitura, e quindi di congiunzione dei punti tracciato sul piano, fa emergere una forma in potenza, qualcosa che prende vitalità nascondendo, ma facendo intuire, ogni elemento che definisce la regola.“
e mi si apre un mondo nuovo di consapevolezza. Quello che vedo non sono pezzi di meccanica, bensi pezzi di storia contemporanea...uno nuova intrigante idea di cartografia....


Per info:
Brescia, Silvia Hell: "A Form of History"
AplusB contemporary art
via gabriele rosa, 22/a
25121 - Brescia
030.5031203
ver - sab 14/19 e su appuntamento


manifesti cinematografici&design

Ieri passeggiando per Brescia, butto l'occhio nella vetrina di un noto e interessante negozio di design del centro, giusto per gustare nuove idee per la casa, anche se la mia maison "casa dei nani" di spazio non ha più a disposizione da un bel po'! Attirata da una locandina cinematografica appesa al muro, decido di entrare.
Scopro che le pareti sono tappezzate da manifesti e locandine di film e cartoni animati degli anni '70. Pezzi originali, come si evince dai tipici degradi, quali pieghe secche, scotch, piccoli strappi, anche se nell'insieme versano in un discreto stato di conservazione. Mi aggiro per i locali e scopro che si tratta di una collezione privata in esposizione temporanea: idea carina, (peccato solo non sia stata pubblicizzata), conferma che il manifesto si sposa proprio bene con l'arredamento contemporaneo. Peccato solo che questi abbiano un montaggio provvisorio e i suddetti problemi, anche se a detta delle commesse "pare che scotch e pieghe diano pregevolezza e valore all'oggetto"... a si? fosse veramente così mi toccherà cambiare lavoro!

per chi fosse interessato:
Aida S.r.l.
Via Trieste, 24, 25121 Brescia 

venerdì 6 gennaio 2012

6 GENNAIO EPIFANIA

Oggi viene ricordato più come il giorno in cui è passata la Befana, piuttosto che per l'avvento dei tre Magi presso la Sacra Familia, a onorare la nascita di Gesù

L'originale di questa pagina miniata appartiene all'Officio della Vergine di Modena, un libro d'ore di manifattura lombarda risalente al 1390. Si compone di 272 carte per un totale di 544 pagine.




Il libro presenta 28 miniature a pagina intera dedicate ai santi ed alle festività religiose e 15 miniature raffiguranti gli episodi principali della vita di Nostro Signore Gesù Cristo. Il codice viene riconosciuto dagli esperti come uno dei capolavori in assoluto della miniatura.


Il Vangelo di Matteo è l'unico a raccontare l'arrivo dei Re d'Oriente davanti alla grotta di Betlemme. Ecco il testo:

"Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele".
"Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".

"Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese" (Mt., 2, 1-12).

I re Magi sono, tra i personaggi della Bibbia, quelli che più mi piacciono, sarà per il loro esotismo, perchè vengono da lontano, compaiono e spariscono velocemente, ma nonostante ciò la loro venuta è evidentemente un evento eccezionale, la Chiesa infatti si è scomodata nel renderlo sacro. Essi portano insieme all'ORO, due inconsueti doni, come l'INCENSO e la MIRRA...perchè? e che cosa c'entrano? andando a fondo si scopre che questi non sono altro che prodotti dal ricco significato simbolico, ma al tempo stesso anche sostanze alchemiche ...(ed ecco quindi da dove deriva il fascino di questi tre "MAGHI")

ORO INCENSO e MIRRA Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi: *
INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.


MIRRA - La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.



ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.


*tratto da un articolo del Corriere uscito ieri nella rubrica SALUTE





 

UNA GIORNATA ALLA FORRESTER CREATION DE NOARTRI

Spesso noi restauratori siamo chiamati a svolgere delle attività che sono corollario del nostro vero lavoro, per cui chi si occupa dalla salvaguardia di affreschi, può trovarsi a decorare ex-novo delle pareti; chi risana libri e cuciture, a realizzare album fotografici; chi sistema mobili a rinfrescarne dei vecchi. Il restauratore di carta cos'altro può fare? Sapete che nei momenti morti(?) mi diletto con la calligrafia, questo hobby a fatto sì che venissi contattata da un atelier di moda per scrivere, in bella maniera, i numeri di inventario sulla campionatura di tessuti, che deve essere presentata la prossima settimana a qualche evento elitario. Così armata di penna, pennini, calamaio,  inchiostri vari e tanta pazienza amanuense, ho passato una giornata nel gota casareccio della confezione su misura, circonda da pezze di tessuti per cappotti, camicie, maglioni ecc...destinati all'alta moda. Pareva troppo di essere nella maison Forrester! Anche qua infatti attorno allo stilista padre, si aggirano quattro figli maschi, bellocci e più o meno artisticamente illuminati. Il tempo dedicato al mio interevento è stato poco, per cui non ho potuto carpire quali tresche si consumino all'interno di un edificio vasto e ricco di stanze e stanzini; l'unico accadimento degno della zuppa opera, è l'essere rimasta chiusa nel negozio durante la pausa pranzo...nessuno però è uscito da qualche camerino per ammaliarmi....e anche il fratello accorso per salvarmi non ha fatto nessun gesto eroico....succede solo nelle telenovelas... 

mercoledì 4 gennaio 2012

p.iva

Vista la riforma fiscale e gli aumenti portati del nuovo governo, questo sarà un anno difficile per la maggior parte delle attività in proprio, soprattutto il piccolo artigianato avrà la peggio, e lavori di nicchia come il mio subiranno un brutto colpo.
Io la tento, amo così tanto il mio lavoro...fino a che riesco tengo duro...poi si vedrà.

Nulla arriva per caso: nel frattempo ho scovato queste locandine:

martedì 3 gennaio 2012

un CAFFE' all'OPERA

Durante la mia adolescenza sedersi sui gradini del GRANDE* era simbolo di "ribellione, ormai a distanza di anni, la moda è cambiata e ci si soffermano sparuti gruppi di ragazzini. Probabilmente anche la leggenda metropolitana, per cui, "chi passava sotto la porta stretta a ridosso del muro, sarebbe stato bocciato", sarà ormai desueta.

C'è una nuova consuetudine però che potrebbe consolidarsi tra i bresciani: andare a bersi un caffè all'interno del teatro, nel bar, ambiente da poco restaurato, e fin'ora difficilmente accessibile. Non trovo possa trattarsi di un'abitudine chic o altolocata, bensì un modo per poter vivere e apprezzare le bellezze che la nostra città cela racchiuse in palazzi d'epoca o cortili cintati, più per una riservatezza tutta bresciana che per snobismo.

Tempo fa ero furtivamente entrata a visitare lo spazio riconsegnato alla città, ma solo sabato mi ci sono recata a usufruirne  dei servizi, bevendomi un caldo e schiumoso cappuccino e contestualmente ammirando i pregevoli affreschi, gli scorci, le illusorie architetture ricavate da stucchi e decorazioni, i manifesti dei passati spettacoli e le fotografie di momenti di scena....è stato un momento senza tempo, impagabile distacco dal vivere quotidiano e ricordo di quando alle superiori, con un'amica, si andava nel suo palchetto di famiglia a vedere commedie....

(a differenza di quanto si possa pensare i prezzi sono accessibili e in  linea con i bar della città...)

consiglio a tutti un giro...






*Per chi non fosse di Brescia il Grande è IL TEATRO della città, di seguito due nozioni Da Wikipedia:
Il Teatro Grande di Brescia è il principale teatro di Brescia, situato a metà di corso Giuseppe Zanardelli. Venne costruito, e rimodernato più volte, in un arco di tempo che va dalla prima metà del XVIII secolo fino a metà del XIX.
Il nome "Grande" deriva dalla precedente denominazione "Il Grande" in onore di Napoleone Bonaparte

BUONI PROPOSITI DELL'ANNO NUOVO

Quest'anno voglio dedicarmi in maniera più approfondita del restauro della fotografia, credo infatti che la direzione che prenderà il restauro del contemporaneo e in particolare delle opere d'arte su carta.
In questi ultimi anni mi sono approciata a questa materia in una maniera più terorica, seguendo vari seminari propedeutici al riconoscimento delle tecniche di restauro e corsi d'aggiornamento sulla conservazione, tenuti da eccellenti professionisti del campo (anne Cartier Bresson, Cinzia Nanni, Silvia Berselli) e leggendomi un po' di trattati, ma sono assolutamente a digiuno dell'aspetto pratico. Mi piacerebbe imparare qualcosa di più sul restauro...so che non è cosa immediata e l'argomento è ampio, ma pian piano vorrei addentrarmi nella materia. L'occasione poteva essere il corso organizzato a Firenze da OPD e dall'archivio Alinari, ma ne sono venuta a conoscenza troppo tardi e trattandosi di un corso della durata di cinque mesi, con frequenza di una settimana per ciascuno, non sarei riuscita, per quest'anno, a conciliarlo a tutte le mie attività. Sarebbe stata una spesa energita ed economica inutile. Mi rimane la carta dello stage, sicuramente meno ricca per l'evoluzione del mio curriculum, ma certamente più efficacie lavorativamente parlando. Non escludo, comunque, di seguire qualche corso d'aggiornamento breve, anche all'estero se necessario. La carica c'è...e "volere è potere"