IN CERTI CAMPI DOVREBBE ESSER BANDITA!
Sabato scorso ero in giro per librerie, alla ricerca di un manuale/catalogo/compendio/raccolta di immagini di trompe l'oeil da regalare ad un'amica decoratrice. Tralasciando il fatto che non ci sia pressocchè nulla del genere, per cui sarebbe una genialata realizzarne uno, mi sono imbattuta in manuali di tutti i generi, il più agghiacciante (dal mio punto di vista ovviamente) è stato:
dove vengono trattati anche interventi su opere d'arte su carta... Non potendo entrare nel merito degli altri indirizzi, ove sono poco ferrata, mi domando se qualcuno abbia provato ad eseguire le operazioni descritte e quale sia stato il risultato...di certo non quello ottenuto dalla dimostrante, sono più propensa alla pasticciata. Com'è possibile che, con tutte le restrizioni, la questione del riconoscimento del titolo di restauratore, la varie leggi ad esse legate e il blocco degli affidamenti, l'iter di formazione, venga edita una bomba del genere?
Si perchè, se al comune amante del FAI DA TE passa l'idea che restaurare un dipinto, un disegno, un mobile sia cosa banale, si rischia la rovina di opere, magari non estimabili, ma di sicuro interesse storico-documentale. Senza contare che poi, questi manufatti maltrattati finiscono nelle nostre povere mani, che noi rischiamo di dover salvare un relitto. Non bastavano già i corniciai che s'inventano restauratori? (nulla mi voglia la categoria, conosco fantastici artigiani del settore, che si comportano più che bene). E' di ieri la disperata chiamata di un commesso di un colorificio che spruzzando su un'opera "una sostanza adatta a pulire stampe" da lui venduta, ha malamente chiazzato la poveretta e voleva da me la panacea di tutti i suoi mali....chiamare prima il professionista del settore? avrei voluto chiedergli se mai sia andato a farsi sistemare i denti da un farmacista, o aggiustare l'auto ad un autolavaggio?
l'improvvisazione non funziona...
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