giovedì 28 aprile 2016

Scotch e ricordi

Oggi rimozioni di scotch carta,  dal verso di un'opera,   impiegando il calore emesso da una pistola a caldo.
Ricordo con piacere la prima volta che usai questo metodo:  ero nella "mia" città,  Roma,  in stage presso la restauratrice Carmen Corak. Ella è caposaldo della mia professionalità,  insieme ad Elena Allodi. Chissà che segno lascerò ai miei alunni.
 
Nel frattempo leviamo lo scotch,  per evitare che questi lasci segni deturpanti e poco piacevoli!!
 

mercoledì 27 aprile 2016

Corso sulle didascalie

A Milano 5 giorni intensivi sulla realizzazione di discalie: finalmente, ne sentivo proprio il bisogno!

Con un certo disappunto, noto sempre imprecisioni nei cartelli informativi delle mostre e dei musei, anche di alto profilo, dai quali non ti aspetteresti scivoloni del genere. Invece, ovunque macro errori, soprattutto nella definizioni delle tecniche d'esecuzione e sui supporti. Nell'arte contemporanea, poi, la "tecnica mista" fa da padrona: che vuol dire? tutto e niente. Trovo questo atteggiamento piuttosto scorretto sia verso l'artista, sia verso l'osservatore (studioso o meno). Alle miei alunni insegno che, nella vita lavorativa di un restauratore, distinguere un'acquaforte da un bulino non dà facilitazioni operative, mentre da un punto di vista professionale è indice di conoscenza e padronanza della materia. Sono i particolari che fanno la differenza, allora perchè chi redige le didascalie è così pressapochista? Esse sono parte integrante il manufatto esposto.

Speriamo, quindi, che al corso ci siano diversi iscritti, soprattutto tra direttori di musei, curatori e storici dell'arte.

Quindi, per saperne di più di seguito il link dell'evento:
http://www.spaziobk.com/senza-titolo/

Purtroppo non riuscirò a parteciparvi...ma chissà se qualche anima pia, anche sconosciuta, che vi andrà, avrà voglia di contattarmi e raccontarmi qualcosa. C'è bisogno di far circolare e condividere le informazioni! Con questo pazzo blog io ci provo, non so bene se e quanto funzioni, ma nel mio piccolo,  faccio il possibile.

martedì 19 aprile 2016

"Il restaurare è un travaglio che consuma il cervello e che non lascia mai l’animo in pace.
La grande impresa si compone d’infinite piccolezze, le quali, alla lunga, opprimono"

(Camillo Boito, I restauri in architettura, 1893)

lunedì 18 aprile 2016

UN ARCHIVIO PER TUTTI


Comunicato stampa:

Da oggi oltre 15000 immagini storiche che raccontano la nostra città possono essere consultate liberamente da casa, accedendo al nuovo sito della Fondazione Negri (www.negri.it).
Nell'apposita sezione è possibile accedere al database ed effettuare ricerche semplici o articolate.
Uno strumento in più per la diffusione della cultura attraverso l'immagine, destinato non solo agli appassionati, ma rivolto in modo specifico alle scuole che potranno, in sede di approfondimento di un tema, ricercare e analizzare fotografie attinenti all'argomento scelto.
Questo progetto è stato reso possibile grazie anche alla Fondazione della Comunità Bresciana, che ha permesso alla Fondazione Negri di selezionare questo primo lotto di fotografie, classificarle con gli elementi di riconoscimento disponibili e renderle pubbliche e fruibili.
In occasione della serata di presentazione dell'iniziativa, sarà possibile apprendere i concetti base per utilizzare questo nuovo strumento, attraverso una breve introduzione sul metodo di archiviazione e di ricerca, sarà inoltre l'occasione per poter visionare alcune vedute di Brescia ormai scomparsa.
La serata non a caso si svolge presso il Museo della Fotografia, che condivide con la Fondazione Negri l'obiettivo della promozione, valorizzazione e diffusione della fotografia, non solo intesa come ricerca artistica ma soprattutto intesa come documento e testimonianza. La fotografia in questo modo diventa veicolo di conoscenza delle proprie radici e della propria storia, elemento fondamentale per lo studio, la conservazione della memoria collettiva e patrimonio da custodire per le generazioni future.


Ci vediamo domani sera, alle ore 21 in via San Faustino 11 D, Brescia

domenica 17 aprile 2016

HAPPY BIRTHDAY


acquarello giapponese


Non ho resistito, e al workshop di pittura giapponese ho comprato una confezione di acquarelli. E' così la gamma dei colori da ritocco si amplia, anche se, come sempre, mi spiacerà rovinare una composizione che di per sé è un'opera d'arte!

Pittura giapponese su cartoncino: trova la differenza

Come anticipato nel precedente mio post, ieri pomeriggio ho partecipato al workshop di pittura giapponese, tenuto dall'artista Shoko Okomura*, presso la Galleria dell'Incisione di Brescia.


Due ore e mezza abbondanti per realizzare un ramo di ciliegio in fiore, su cui è poggiato un uccellino, seguendo le dimostrazioni e indicazioni di Shoko e usando le tecniche e i materiali della tradizione giapponese:

- inchiostro di China (Sumi)
- acquarello giapponese
- Gofun, binaco ottenuto dalle conchiglie di ostriche
- Carta giapponese Torinoko-shi applicata su cartoncino Shikishi




L'acquarello giapponese, ricco di pigmento legato con la colla animale, permette di ottenere sia campiture dense, sia molto liquide. La carta utilizzata, molto collata, e la sua applicazione ad un cartoncino, permette un'elevata bagnatura della superficie e la conseguente possibilità di far correre il colore, addensandolo o rendendolo rarefatto, a seconda degli effetti che si voglia ottenere.
I colori, in particolare il Gofun, vengono preparati man mano si dipinge. Questo procedere lento, con pause di riflessione e meditazione, aiutano l'artista a visualizzare il compimento dell'opera e a valutare gesti e intensità dei colori.




Dopo le superiori ho abbandonato velleità artistiche, demotivata dalle mie capacità, ma sono rimasta nell'ambiente, tramutandomi in tecnica dell'arte. Pertanto, pur non avendo fini espressivi, ma di acquisizione delle metodologie e dei materiali, trovo sempre interessante e affascinante partecipare a queste attività di approfondimento. Nel caso dell'ambito orientale, poi, amo poter respirare un po' di quell'aria eterea, tranquillità, e sensibilità, derivate da un profondo patrimonio spirituale che lo caratterizza.







Sul perché è meglio continui a fare la restauratrice lascio la parola alle sottostanti opere, l'una eseguita da Shoko, l'altra da me. Notate qualche differenza?



*Shoko Okomura: vive e lavora a Milano, dove realizza opere su carta e seta, secondo la tecnica tradizionale giapponese. Fa corsi e workshop di pittura, insegnando con grande sensibilità e maestria.
Per info: www.shokookomura.com /  okomura.shoko233@gmail.com

venerdì 15 aprile 2016

Japan experience

 
 
"Dear applicants,
 
We would like to thank you for your application for the “Workshops on the Conservation of Japanese Artworks on Paper and Silk,” to be held in Berlin, Germany, from July 6th to 15th 2016. However we regret to inform you that the National Research Institute for Cultural Properties, Tokyo has been unable to offer you a place in the workshops due to about a hundred applicants for a very limited number of places.
 
We might contact you again in case of any cancellation after the deadline of participation confirmation by selected applicants, expected on April 28th. On the other hand, you will not hear from us if there should be no cancellation.
 
Thank you very much for your understanding.
Sincerely yours,"
 
 
Peccato! Se non verrò nemmeno ripescata, certo non mi abbatterò, anzi riproverò l'anno prossimo.
 
Nel frattempo mi tengo in allenamento con il workshop di pittura giapponese, tenuto dall'artista Shoko Okumura, presso la Galleria dell'Incisione di Brescia. Ripasserò quanto ho provato su seta lo scorso anno a Berlino, ma stavolta testandolo sul cartoncino Shikishi, In due ore e mezzo dipingeremo un ramo di ciliegio, usando china, acquarello giapponese e Gofun (pigmento bianco ricavato dale conchiglie, simile alla Mika), sperimentando lo sfumato e la tecnica del "Tarashikomi". 
 
Il risultato finale dovrebbe essere il più possibile simile a questo..... 
 
 
 
Il condizionale è condizione sine qua non!!!!!
 

mercoledì 13 aprile 2016

VIAGGIO NELLA FOTOGRAFIA

Fotografie originali e materiali storici dalle collezioni Febbrari-Schiavo e Chiesa-Gosio. L’immagine pubblica e privata attraverso la storia dei processi fotografici, dal dagherrotipo al Novecento.
A cura del prof. Gabriele Chiesa

Inaugurazione: 10 aprile ore 10
Aperta fino al 30 giugno 2016
Collezione Civica Iseo, via della Manica 26
Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica
Dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Ingresso libero e gradito.




domenica 10 aprile 2016

Miart edizione 2016

Come da tradizione è Tempo di Miart!
In Aprile, si ripresenta la fiera milanese di arte moderna e contemporanea, riproponendosi sempre diversa ma uguale a se stessa,  ed io ogni volta vado alla scoperta di nuove emozioni, spunti e approcci.

In quattro ore non sono riuscita a fare il giro di tutti gli stand, avendo "perso" troppo tempo nelle sezioni "EMERGENT" e "THENNOW", senza nulla togliere agli storici, sempre belli da vedere, ma appunto "già visti".

Di tutto, mi porto a casa due casi:

Gedi Sibony, che in "Eskimo Blanket Toss" e "What the H is going on" rende opera d'arte il supporto/fondo in cartoncino di alcuni disegni. Innalzano e avvalorando, cioè, tutti quei materiali e le naturali modificazioni degli stessi che io aborro, ed allontano, perché inadatti alla conservazione e fonte di degrado dei manufatti cartacei. Ecco che qui scotch cristallizato, adesivo imbrunito, foxing e ingiallimento da fotossidazione si elevano ad opera d'arte, divenendo interessante Caso per la moderna teoria del restauro.




Kiwon Park, che realizza una serie di oli su fogli di carta Hanji di impressionanti dimensioni 214x150 cm, dal titolo "Width"....più che profondo, immenso.








mercoledì 6 aprile 2016

Waiting for the Floating Piers

progetti di essenza di poesia 
"CHRISTO AND JEANNE-CLAUDE
WATER PROJECTS"
aspettando The Floating Piers
(Lake Iseo, Italy)














museo di Santa Giulia, Brescia
7 aprile-18 settembre 2016