A Milano 5 giorni intensivi sulla realizzazione di discalie: finalmente, ne sentivo proprio il bisogno!
Con un certo disappunto, noto sempre imprecisioni nei cartelli informativi delle mostre e dei musei, anche di alto profilo, dai quali non ti aspetteresti scivoloni del genere. Invece, ovunque macro errori, soprattutto nella definizioni delle tecniche d'esecuzione e sui supporti. Nell'arte contemporanea, poi, la "tecnica mista" fa da padrona: che vuol dire? tutto e niente. Trovo questo atteggiamento piuttosto scorretto sia verso l'artista, sia verso l'osservatore (studioso o meno). Alle miei alunni insegno che, nella vita lavorativa di un restauratore, distinguere un'acquaforte da un bulino non dà facilitazioni operative, mentre da un punto di vista professionale è indice di conoscenza e padronanza della materia. Sono i particolari che fanno la differenza, allora perchè chi redige le didascalie è così pressapochista? Esse sono parte integrante il manufatto esposto.
Speriamo, quindi, che al corso ci siano diversi iscritti, soprattutto tra direttori di musei, curatori e storici dell'arte.
Quindi, per saperne di più di seguito il link dell'evento:
http://www.spaziobk.com/senza-titolo/Purtroppo non riuscirò a parteciparvi...ma chissà se qualche anima pia, anche sconosciuta, che vi andrà, avrà voglia di contattarmi e raccontarmi qualcosa. C'è bisogno di far circolare e condividere le informazioni! Con questo pazzo blog io ci provo, non so bene se e quanto funzioni, ma nel mio piccolo, faccio il possibile.
Nessun commento:
Posta un commento