Come da tradizione è Tempo di Miart!
In Aprile, si ripresenta la fiera milanese di arte moderna e contemporanea, riproponendosi sempre diversa ma uguale a se stessa, ed io ogni volta vado alla scoperta di nuove emozioni, spunti e approcci.
In quattro ore non sono riuscita a fare il giro di tutti gli stand, avendo "perso" troppo tempo nelle sezioni "EMERGENT" e "THENNOW", senza nulla togliere agli storici, sempre belli da vedere, ma appunto "già visti".
Di tutto, mi porto a casa due casi:
Gedi Sibony, che in "Eskimo Blanket Toss" e "What the H is going on" rende opera d'arte il supporto/fondo in cartoncino di alcuni disegni. Innalzano e avvalorando, cioè, tutti quei materiali e le naturali modificazioni degli stessi che io aborro, ed allontano, perché inadatti alla conservazione e fonte di degrado dei manufatti cartacei. Ecco che qui scotch cristallizato, adesivo imbrunito, foxing e ingiallimento da fotossidazione si elevano ad opera d'arte, divenendo interessante Caso per la moderna teoria del restauro.
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Kiwon Park, che realizza una serie di oli su fogli di carta Hanji di impressionanti dimensioni 214x150 cm, dal titolo "Width"....più che profondo, immenso.
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