martedì 16 agosto 2016

Leonisiarte:inaugurazione con sorpresa!

In concomitanza con i festeggiamenti della Madonna delle Mura e dell'Assunzione della Vergine Maria, la Fondazione Vittorio Leonesi, con sede a Puegnago nell'omonimo palazzo, ha inaugurato la mostra "Mater Dei, Da mistero rivelato a maternità come essenza".

Una collettiva di artisti ha indagato la figura di Maria, donna, madre ed icona di santità, realizzando opere, nelle tecniche a ciascuno più congeniali, a narrarne un racconto fatto di immagini, suoni e sensazioni, che si snodano e fondono tra i locali dello splendido palazzo.

Al seguente link http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/(Valtenesi)-Mater-Dei,-Da-Mistero-rivelato-a-maternità-come-essenza-38102.html si può trovare la ressegna stampa, l'elenco dei curatori, dei partecipanti e le informazioni tecniche per la visita


                                           


A corollario delle opere contemporanee citate, sono presenti anche una serie di manufatti antichi e moderni. Tra essi, con grande sorpresa, ho trovato "Virgo Lactans", disegno del 1960 di Jean Guitton, proveniente dalla Fondazione Paolo VI. Lo scorso anno, la pregevole opera è stata affidata, dal direttore della Raccolta Paolo Bolpagni, all'accademia Santa Giulia per essere restaurata, all'interno del corso di cui sono docente.



Jean Guitton, "Virgo Lactans", 1960.  Olio su carta, 376x261 mm
Per gentile concessione della Fondazione Paolo VI, via G. Marconi 15 - Concesio (BS)
Nonostante il manufatto non mostrasse degradi complicati, l'intervento di restauro conservativo è stato piuttosto laborioso, in quanto, il supporto cartaceo, impiegato dall'artista, era di difficile manipolazione.  Esso, infatti, era costituito da un cartoncino bianco di buona qualità, controllato da un altro, purtroppo, prodotto con pasta-legno. Inoltre, se il verso era molto fotossidato, rigido e poco resistente alla piegatura, il recto in miglior stato di conservazione, poteva essere minimamente toccato: qualunque mezzo tendeva a far modificarne la rifrazione superficiale, lucidandolo.
Grazie ad una meticolosa sensibilità, tanta pazienza e provando diversi materiali ed adesivi, si è riusciti a mettere in sicurezza l'opera e riordinarla in maniera assai soddisfacente, tanto che ora esposto alla mostra in corso su una parte tutta per sè.

Altro aspetto interessante del lavoro, è stato il preliminare studio della tecnica di esecuzione. Catalogato come disegno ad olio, mancava della tipica alonatura grassa della tempera, si è quindi ipotizzato si trattasse della versione moderna, lo Stance Oli, ottenuto da olio di lino sintetico, meno unto, e di cui ignoravo l'esistenza..... È anche per queste scoperte che amo insegnare, perchè è un continuo dare, ricevere e aggiornarsi!


Al di là di questa parentesi sentimentale, consiglio una visita all'esposizione, aperta il sabato e la domenica dalle 18 alle 21 o su appuntameto (leonisiarte@gmail.com): le opere sono molto interessanti e la location emozionante, con una bellissima vista del lago, della penisola di Sirmione, del castello di Padenghe e della campagna attorno.

lunedì 15 agosto 2016

il Giappone di Maraini

La Fondazione Cominelli non si smentisce mai, e come ogni anni espone, nelle sale dell'omonimo palazzo a Cisano, eccellenze della grafica; quest'anno è la volta di fotografie, taccuini e pensieri di Fosco Maraini, relativi ai suoi viaggi in Giappone.


comunicato stampa

Negli spazi del palazzo benacense si svilupperà un percorso che metterà in risalto la complessa e poliedrica figura di Fosco Maraini: etnologo, antropologo, orientalista, alpinista, fotografo, scritto-re, esploratore e poeta. La mostra, a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Nicola Rocchi, si focaliz-zerà sul legame profondo di Maraini con il Giappone, legame che ha inciso in maniera determinante su tutto il suo percorso esistenziale e culturale.
Il rapporto di Fosco Maraini con il Giappone ha inizio alla fine degli anni ’30, quando si trasferisce nell’isola di Hokkaido per studiare l’arte, la religione tradizionale e la cultura del popolo degli Ainu. Da quel momento la sua vita professionale e privata si intreccerà profondamente con il Giappone, che sarà fonte inesauribile di ispirazione per documenti di vario tipo (libri, appunti, fotografie, etc).
La mostra sarà realizzata grazie al consenso delle eredi di Fosco Maraini e alla collaborazione del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux di Firenze, cui lo stesso Maraini affidò la propria biblioteca orientale e i preziosi materiali prodotti nel corso della sua vita di viaggiatore e studioso: oltre 100 mila fotografie, i carteggi e la corrispondenza, i quaderni con gli appunti di viaggio e molte altre carte relative all’archivio di lavoro, gli scritti e le pubblicazioni, i documenti personali e familiari.
All’interno del palazzo Cominelli verrà esposta una selezione di fotografie, taccuini e altri docu-menti “giapponesi” di Maraini, oltre ai libri da lui dedicati al Giappone e all’Asia. Le fotografie, in bianco e nero, si riferiscono in particolare alla permanenza in Giappone negli anni Cinquanta: mo-strano templi, riti e cerimonie religiose, ritratti e paesaggi. Agli scatti fotografici sono accostati al-cuni dei taccuini sui quali Maraini annotava i propri appunti, accompagnandoli con schizzi, disegni e schemi. 
L’obiettivo della mostra è di evidenziare inoltre, il composito metodo di lavoro dello scrittore, la sua curiosità inesauribile e la pressante necessità interiore di comprendere a fondo la realtà. 
L’esposizione sarà incentrata intorno a tre nuclei tematici, ai quali è dedicata una sala ciascuno.
Nella prima sala verranno raccolte immagini e agende con appunti e disegni relativi agli anni 1953-54: tutti materiali poi confluiti nel libro “Ore giapponesi” (1956), testo ancor oggi imprescindibile per chi desideri avvicinarsi alla cultura giapponese. 
La seconda sala sarà dedicata alle fondamentali ricerche condotte sulle Ama, le pescatrici delle isole Hekura e Mikuriya - dell’arcipelago delle Nanatsu-to - e alle fotografie in cui Maraini le ritrasse nel 1954. Alcuni materiali documenteranno inoltre gli studi sui matsuri, le feste tradizionali giapponesi.
Nell’ultima sala verrà data testimonianza di un progetto a cui Maraini lavorò a lungo e non riuscì a concretizzare: saranno esposte alcune schede, parte del materiale preparatorio per un dizionario e un libro sui kanji - i caratteri di origine cinese utilizzati nella scrittura giapponese. 
“La presenza sibillina, alchemica, bellissima degli ideogrammi” è il primo indicatore che segnala a Clé – il protagonista del romanzo autobiografico “Case, amori, universi” – che il viaggiatore sta “davvero saltando oltre i valli del mondo indoeuropeo”. E l’interesse per gli ideogrammi, insieme alla profonda fascinazione per la religione scintoista, sono una costante nel rapporto tra l’etnologo fiorentino e la cultura giapponese.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo contenente, oltre a numerose immagini, brevi testimo-nianze dei familiari sulla figura di Fosco Maraini e il suo rapporto col Giappone.
Questa mostra, inserita nel 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, con il sostegno dell’Ambasciata del Giappone in Italia e del Consolato Generale del Giappone a Milano, rientra nel programma espositivo che la Fondazione Raffaele Cominelli, per l’estate 2016, ha dedicato intera-mente al rapporto tra Giappone e Italia, e si aggiunge agli altri due eventi, dedicati rispettivamente alla mostra “Dialoghi - Gioielli contemporanei” e alla mostra “Eterne Stagioni” allestita al Museo D’Annunzio Segreto presso il Vittoriale degli Italiani, in cui si indaga il rapporto tra i più significa-tivi artisti visivi del panorama contemporaneo e gli antichi paraventi giapponesi.
Il Giappone di Fosco Maraini
Immagini, appunti, progetti
Inaugurazione: sabato 30 Luglio 2016 ore 18.00 
30 Luglio 2016 - 2 Ottobre 2016
in collaborazione con:
Comune di San Felice del Benaco Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux
Sede: Fondazione Cominelli Via Padre F. Santabona, 9 25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)
Orari: sabato: dalle 17.00 alle 20.00 domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Ingresso libero
Info: tel +39 338.60.60.153
info@fondazionecominelli.it
www.fondazionecominelli.it
Ufficio Stampa: Mariella Segala
mobile +39 347.97.36.323
www.esartcomunicazione.it 
info@esartcomunicazione.it

lunedì 1 agosto 2016

Proroga....

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_411569879.html


Commissione per la valutazione dei requisiti dei candidati all' acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali : Proroga per il termine dei lavori.


Il prof. Eugenio Vassallo, presidente della Commissione per la valutazione dei requisiti dei candidati all'acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, ha chiesto una proroga per il termine dei lavori. 

Tale proroga è stata concessa con decreto direttoriale n. 79 del 29 luglio 2016 e pertanto i lavori della Commissione termineranno il 30 giugno 2017.





E se noi di contro chiedessimo di prorogare il pagamento delle tasse, cosa farebbe lo Stato?
 non ci sono parole per esprimere i sentimenti che ci pervadono.