sabato 31 dicembre 2016

Happy New Year

Happy New Year! May it bring you all tranquility of the heart.
"Gong on New Year´s Eve", Onda Akio (b.1924) - 1980s.

martedì 27 dicembre 2016

"Workshops on the Conservation of Japanese Art Objects on Paper and Silk 2017".

Dear All,

We are pleased to inform you of the "Workshops on the Conservation of Japanese Art Objects on Paper and Silk 2017". 


The workshops will be held in Museum für Asiatische Kunst, Staatliche Museen zu Berlin (Asian Art Museum, National Museums in Berlin) in Germany from 5th - 7th July and 10th – 14th July 2017. For more details and the application form, please kindly visit TNRICP website http://www.tobunken.go.jp/~kokusen/berlin_2017/Berlin_2017.htm

The application deadline is 16th March.



Chiaramente ci riprovo.

mercoledì 7 dicembre 2016

ROMOLO ROMANI - giornata di studio



Omaggio alla Madama Butterfly




Adolfo Hohestein - Madama Butterfly; 1904; cromolitografia, cm145x200 circa

Omaggio alla prima della Scala, questa sera. 

Il manifesto, conservato a Milano presso la Civica Raccolta delle Stampe e delle Fotografie "A. Bertarelli" di Milano, nel 2015 fu oggetto di un mio intervento di restauro conservativo, per essere esposto alla mostra "Expo 1904. Brescia tra modernità e tradizione" Brescia, piccolo Miglio (maggio-ottobre 2015).


Come lo vidi me ne innamorai, così nonostante le dimensioni (145x204 cm circa), il pessimo stato di conservazione e il tempo ridotto, per eseguire  il lavoro, accettai l'incarico. Questo è il quid in più della mia professione, possedere bellezza, seppur brevemente.



domenica 20 novembre 2016

ESCHER CONTEMPORANEO

Immagini: www.incisione.com/realesurreale
Durata: fino al 10 gennaio 2017

Si inaugura a Brescia il 19 novembre 2016 presso la Galleria dell’Incisione la mostra “Reale surreale. István Orosz e Guntars Sietiņš”. 

Gli artisti, Orosz ungherese, Sietiņš lettone, sono considerati a livello internazionale tra i più prestigiosi seguaci di Escher. Sono virtuosi dell’incisione, pur utilizzando tecniche diverse: Orosz l’acquaforte, Sietiņš il mezzotinto e l’acquatinta.

Una trentina di opere illustrano gli ultimi sviluppi della loro carriera.

Orosz è certamente uno dei più grandi intellettuali ungheresi contemporanei; incisore raffinato, celebre illustratore, artista poliedrico, è noto in patria e all’estero, dove si sono tenute centinaia di sue mostre.

Sietiņš è capo del dipartimento di grafica all’Accademia di Belle Arti di Riga ed è membro di numerose associazioni internazionali dedicate alla grafica; ha esposto le sue opere in moltissimi paesi, ed è considerato uno dei massimi artisti a livello mondiale nel campo dell’incisione a mezzotinto.





Chi è stato a Milano a vedere la mostra di Escher e chi è un fanatico dell'incisione non può perdersi la mostra in corso.


Galleria dell'Incisione
via Bezzecca 4
Brescia

dal 19 novembre al 10 gennaio 2017





lunedì 14 novembre 2016

super luna

It is a full moon tonight. Enjoy!
"Feeling of autumn," Kato Teruhide (b.1936) - late XXth c.
[Source: Fuji Art]

sabato 5 novembre 2016

FAI la carta alla Villa Necchi Campiglio


Un weekend di carta alla Villa Necchi Campiglio, di via Mozart, Milano. Pregevole bene Fai dal 2001, fino al 31 dicembre ospita i vestiti in carta dell'artista Isabelle De Borchgrave: 30 abiti realizzati a mano, che raccobtano la storia della noda e dello stile tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento. Un ottimo motivo in più per visitare questo splendido luogo.

In questo weekend, abitazione e spazi limitrofi sono stati animati da "Manualmente carta", mostra mercato degli artigiani della carta, e da workshop pertinenti: la fabbricazione e marmorizzazione della carta; suminagashi.

Ovviamente non ho potuto non andarci, e così ho visitato un posto fantastico (la villa), ho visto spettacolari abiti in carta, conosciuto Sandro Tiberi e provato a fare Suminagashi:





Entusiasta!

mercoledì 2 novembre 2016

yeah!

Scoprire che alcune opere, di cui hai curato il montaggio, sono in mostra per un anno alla Fondazione Ferragamo di Firenze, NON HA PREZZO!




Il merito va condiviso con Cornici Pinelli, di Brescia, che mi ha supportata perfettamente.



lunedì 31 ottobre 2016

LA CARTA E L'ACQUA


In occasione del cinquantenario dell'alluvione fiorentina del 1966, la Biblioteca nazionale centrale di Firenze e l'Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche, AICRAB, organizzano giovedì 17 novembre, dalle 10.30 alle 17, una giornata di studio sul tema "La carta e l'acqua".
La partecipazione è libera ma, a causa dei posti limitati, è indispensabili iscriversi collegandosi all'URL
ove sarà possibile trovare il programma e le informazioni relative alla manifestazione.

Descrizione evento

BNCF, Biblioteca Nazionale Centrale                           
AICRAB, Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche
La carta e l’acquaBNCF, piazza Cavalleggeri 1, Firenze
Firenze, 17 novembre 2016, ore 10.30-17.00
Ore 10.30 - Saluti e introduzione:
  • Luca Bellingeri, bibliotecario, direttore BNCF
  • MelaniaZanetti, restauratrice, presidente AICRAB
Ore 11.00 – Presiede: Gisella Guasti, bibliotecario, responsabile del laboratorio di conservazione e restauro BNCF
  • Paolo Calvini, chimico, Preganziol (TV)
    Le contraddizioni del rapporto carta/acqua
  • Alessandro Sidoti, restauratore, Firenze.
    La sublimazione del libro bagnato: da tecnica a sistema
  • Daniela Brunelli, bibliotecaria, Verona
    Non tutta l’acqua vien per nuocere
Ore 13.00 - Pausa
Ore 14.00 – Ripresa dei lavori
  • Luciano Sassi, restauratore, Isola Dovarese (CR)
    Linee guida per la risposta alle emergenze
  • Alessandra Sirugo, bibliotecaria, Trieste
    Naufragi di carta: il salvataggio è possibile!
  • Antonella Conte, restauratrice, Trento
    La gestione dell’emergenza nella Provincia Autonoma di Trento.
    L’esperienza del laboratorio di restauro del patrimonio archivistico e bibliografico
Ore 16.30 - Conclusioni e chiusura dei lavori
FAQ
Dove posso contattare l'organizzatore per qualsiasi domanda?
Scrivendo a info@aicrab.org
Devo portare i biglietti stampati all'evento?
Sì. Poiché i posti sono limitati è opportuno portare i biglietti stampati all'incontro.
Posso avere un attestato di partecipazione?
Sì, ma soltanto richiedendolo al momento dell'iscrizione inviando un email a info@aicrab.org

venerdì 28 ottobre 2016

QUALIFICA DI RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PARLIAMONE

Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze
Fortezza da Basso
Venerdì 11 novembre 14.30 - 17.00, sala Dini:

"Qualifica di Restauratore di beni culturali: la proroga del termine di conclusione della selezione e gli effetti della pubblicazione anticipata dell'elenco parziale"

mercoledì 26 ottobre 2016

eredità

Stasera ho scoperto che mia nipote vorrebbe fare l'archivista, e non è quella che sta frequentando l'artistico.... dev'essere un'eredità che viene da lontano....


IL RESTAURO CHE NON C'ERA - CICLO DI INCONTRI BIBLIOTECA NAZIONALE DI FIRENZE

In occasione del cinquantennale dell'alluvione nella Sala Galileiana della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si terrà un ciclo di incontri su:
 
 
Il restauro che non c'era

3 novembre 2016. h. 17:00
Carlo Federici, L’alluvione e la polisemia del restauro
 

10 novembre 2016. h. 17:00
Dai treni ai libri. La Cooperativa LAT e la Biblioteca Nazionale

17 novembre 2016. h. 10:30
La carta e l’acqua: un rapporto contraddittorio. Giornata di studi in collaborazione con AICRAB (Associazione Italiana Conservatori e restauratori Archivi e Biblioteche)

24 novembre 2016. h.17:00
Prevenire l’emergenza è possibile? Tavola rotonda

1 dicembre 2016. h. 17:00
1966: l’alluvione. Presentazione della pagina BNCF dedicata all’alluvione
 
 
 
Durante la giornata del 17 novembre, la Dott.ssa Daniela Brunelli, presidente della Società Letteraria di Verona, nel suo intervento parlerà dell'azione di primo soccorso, per l'asciugatura di 8500 volumi alluvionati, a cui presi parte nel 2004-2005, insieme alle colleghe Viviana Molinari, Eleonora Abate ed Ester Manganotti. Tutte noi saremo presenti in sala per rivivere quell'esperienza ed essere di supporto, nella soluzione di domande più tecniche.

domenica 23 ottobre 2016

Eventi di carta

Il 5-6 novembre ci sarà un workshop pubblico sulla fabbricazione della carta,  tenuto dal mastro fabrianense Sandro Tiberi. Da pazzi perderselo




A supporto di artisti contemporanei


Da anni collaboro con artisti, per lo più bresciani, a sostegno di montaggi o a dare suggerimenti sull'uso di materiali.

In ultimo, ho svelato la magia dell'umidificazione con gore_tex a Camilla Rossi. 

Qualche settimana fa, ero stata da Lei interepellata per un consiglio, per eseguire l'incollaggio su cartoncino di alcune fotografie, da esporre in occasione della giornata del contemporaneo. Se sugli adesivi non ho aggiunto nulla di nuovo, ho, invece, detto la mia e sorpreso sull'attività preliminare l'incollaggio: l'umidificazione.

Il materiale cartaceo è un prodotto igroscopico, e la maggior parte degli adesivi usati sono liquidi. Al fine di agevolare gli incollaggi, è bene, quindi, umidificare i fogli. Per quest'attività esistono vari metodi, più o meno oculati, spicci o invasivi. Vista la natura dell'immagine, sensibile all'umidità, ho proposto e prestato a Camilla il mio tessuto Gore_tex (in realtà, Sympatex*)

Per i neofiti e i non addetti ai lavori questo nome ricorda l'abbigliamento tecnico-sportivo, con proprietà impermeabili e al tempo stesso traspiranti. Si tratta di un "tessuto" costituito da due diverse componenti, l'una liscia e membracea, l'altra feltrosa. In sintesi, la parte feltrosa assorbe acqua allo stato liquido, che la superficie membranacea trasforma in acqua allo stato gassoso, aumentando così l'umidità relativa dell'ambiente in cui è inserito. Un foglio di carta posto a contatto con la parte liscia, acquisisce umidità pian piano e senza bagnarsi, dilatandosi, s'ammorbisce, e, in questo caso, diviene pronta ad accogliere l'adesivo per l'incollaggio.


*sympatex è la miglior membrana idrofila senza pori (70% poliestere, 30% polietere) leggerissima, ultra-sottile (10 micron). Ha  una capacità di trasmissione del vapore pari a oltre 2500 g/m2 in 24 ore (astm e96-80 method b, mod.).





Oggi, sono stata a vedere il risultato finale: "Nerogamia" (vedi sotto comunicato stampa). Camilla non sbaglia un colpo. Contenta di averla aiutata






Il 15 ottobre 2016, in occasione della Dodicesima Edizione della Giornata del Contemporaneo, evento che vede coinvolti i musei dell'Associazione AMACI e ogni altra istituzione e realtà a livello nazionale che operi nel settore dell’arte contemporanea, nello studio di Camilla Rossi in Contrada delle Cossere 14 A a Brescia verranno presentati alcuni lavori inediti nati dall’unione artistica tra Camilla Rossi e Gianluca Vanoglio. 
Il titolo scelto per questa sinergia artistica è "Nerogamia". In questo lavoro a quattro mani il nero è una membrana che genera una relazione poetica e segnica, espressa con l’utilizzo di materiali e strumenti diversi. "Nerogamia" è unione dei sensi. Una creazione simbolica per guardare, toccare e sentire il nero come stimolo riproduttivo di caducità e immortalità.
Durante la Giornata del Contemporaneo verrà inaugurata l’esposizione, che resterà visitabile su appuntamento fino al 19 novembre 2016



Per informazioni e appuntamenti: 3474094362 
Camilla Rossi Studio di Pittura- Contrada delle Cossere, 14 A
25122 Brescia
www.camillarossi.it
info@camillarossi.it

A Brescia si offre archiviazione digitale

Sul quotidiano "Giornale di Brescia", con stupore, oggi ho trovato un articolo su un Negozio storico della città, specializzato in fotografia, stampa e prodotti per l'ufficio e il disegno, apertosi anche alla "conservazione" del materiale cartaceo. Il termine è virgolettato, perchè non viene fatto restauro o attività sui pezzi o l'ambiente che li conserva; ma eseguita un'azione di tutela virtuale.

Dal sito: "Planet Vigasio offre ad aziende, enti pubblici e privati la propria esperienza e professionalità nel campo della digitalizzazione documentale degli archivi, fornendo il servizio di scansione di disegni, elaborati tecnici, libri, libri antichi, giornali, registri, mappe e pergamene." Questo intervento, come si legge nell'articolo, avviene grazie all'uso di speciali scanner Zeutschel, impiegati presso gli Archivi Vaticani, che permettono "l'acquisizione di immagini alla massima risoluzione, senza l'utilizzo di UV o infrarossi per non deteriorare la composizione di inchiostri, pigmenti e carte, mentre un sistema di bilanceri mantiene inalterata la corretta distribuzione di fogli e rilegature, sulla superficie di scansione.



Il tutto è completato da un software in grado di gestire, visualizzare ed editare tutti i files acquisiti. Per dare valore “eterno” agli archivi e liberare (nei casi degli archivi aziendali) spazi architettonici preziosi."


Tutto molto interessante e utile: spero, poi, che insieme a tutta questa avanguardia tecnologica, ci sia anche un personale formato a manipolare dei manufatti delicati, sia per la loro natura instrinseca, sia a causa delle mutazioni e degradi nel tempo accorsi. In diverso caso, Io ho inviato loro la mia lettera di presentazione per affiancarli. Chissà che non possa iniziare una proficua collaborazione.

domenica 9 ottobre 2016

Orgogliosa


LO SAPEVATE CHE? #RomoloROMANI
Brescia 1916-2016: Cento Anni di Avanguardie
Romolo Romani 1884-1916. Sensazioni, figure, simboli.
Il nucleo di 60 opere di Romolo Romani di proprietà dei Civici Musei di Brescia è, per ampiezza e qualità, il corpus più importante e cospicuo di opere del grande artista milanese di nascita e bresciano di adozione che è stato sia tra i firmatari del primo Manifesto del #Futurismo che tra i precursori assoluti dell’arte astratta. Costruito attraverso legati, donazioni e acquisti mirati questo fondo documenta la fisionomia dell’artista, nato nel 1884 a Milano, ma vissuto per lunghi periodi a #Brescia. Romani fu tra i firmatari nel 1910 del Manifesto dei pittori futuristi e nella sua seppur breve carriera (morì di malattia nel 1916) incrociò, in un percorso assolutamente non lineare, la cultura simbolista mitteleuropea e il divisionismo di #Previati, superandoli fino ad arrivare ai confini dell’astratto e della figurazione simbolica in netto anticipo rispetto ai suoi tempi. Amico fraterno di #UmbertoBoccioni, tra i giovani artisti che nei primi del Novecento si potevano incontrare a Milano, Romani era il più impegnato a seguire una linea di sondaggio del paranormale e del subcosciente, nel tentativo di riportare in superficie le emozioni e gli stati d’animo attraverso un complesso sistema di trascrizione d’ordine psicografico, occultistico, metaforico. La sua vicenda artistica e umana – segnata per altro dalla malattia mentale, che dal 1910 lo avrebbe isolato in ricorrenti e progressivi vuoti di coscienza – fu improntata da una visione critica dell’uomo e da una propensione a colpire il grottesco del mondo borghese analoghe a quelle che di lì a breve avrebbero animato #Marinetti e i #Futuristi, il #Dada e, più in generale, tutte le avanguardie del primo Novecento.
La mostra, che prevede l’esposizione di tutte le opere dei Musei Civici sottoposte per l’occasione ad alcuni importanti interventi conservativi e di restauro, costituisce l’occasione – dopo oltre vent’anni dall’ultima esposizione al pubblico – per il riordino conservativo del fondo e l’avvio del percorso di ricerca scientifica promosso da Fondazione Brescia Musei e dal Comune di Brescia, per la pubblicazione del catalogo generale dell’artista in collaborazione con i massimi studiosi della sua opera.
MEMO Due mostre con un unico biglietto!
 
 
 
 
 
Orgogliosa di far parte di questo evento,  con l'intervento su 14 opere esposte....
Consiglio di vedere la mostra.  Ammetto credevo potesse essere molto cupa,  perchè Romolo Romani è un artista dannato, invece è molto interessante ed evocativa.  Romani è un grandissimo disegnatore e visionario,  grazie a Fondazioni Brescia Musei è presentato al pubblico e nei prossimi anni studiato in maniera approfondita.

lunedì 3 ottobre 2016

Dulcis in fundo


Ecco, dopo 6 annualità, finisce la mia attività di docente presso l'accademia LABA di Brescia. 
È stata un'esperienza edificante; ho messo in discussione le mie conoscenze, studiato, imparato ad essere più paziente, a combattere la paura nel parlare di fronte alla gente. 
Ho visto e incontrato tanti ragazzi, appassionati, sognatori. In molti di loro mi sono specchiata. Alcuni mi hanno stupito. In pochi, per non dire nessuno, ha intrapreso la via del restauro dei materiali cartacei, "bello, ma troppo impegnativo".

Concludo questa esperienza arricchita e fiera di un'ennesima soddisfazione: la tesi di oltre 270 pagine, votata 10 punti e valsa 110 e lode, di cui sono stata relatore.

A tutti gli studenti auguro un grande in bocca al lupo, la strada scelta è insidiosa, ma i sogni vanno seguiti.
Mai smettere,
mai finire di studiare ed aggiornarsi.


domenica 2 ottobre 2016

A lezione di NIHONGA

Al fine di entrare nel giusto mood per l'imminente workshop sul restauro dei documenti giapponesi, parte della collezione Marenga e conservati nella Biblioteca Vaticana, oggi ho approfittato delle attività proposte dall'associazione Fuji, facendo una prova di Nihonga. È questo un termine moderno, coniato, infatti, nel periodo Meji (1868-1912). Il significato letterale di Nihonga è "pittura giapponese", nato per distinguere l'arte tradizionale da quella occidentale, approdata solo in quegli anni nell'arcipelago nipponico.

Nihonga è una pittura dell'anima e della meditazione; manca di realismo, di ombre e prospettiva.

Ecco com'è andata: 








Alla fine, pranzo nel chiostro con Onigiri vegeriani e al salmone, birra aromatizzata allo zenzero.

CAMPAI!


sabato 1 ottobre 2016

Dada e Romolo Romani: a Brescia due mostre celebrative

Stasera alle 18:00 grande apertura delle due mostre bresciane dedicate al movimento DADA ed al genio di Romolo Romani.

Nella seconda sono esposte 14 opere,  tra disegni e stampe,  con cui ho passato questa fine d'estate,  eseguendo su di esse un minuzioso ed impegnativo intervento di restauro conservativo.

Sulla strada,  ho trovato tanti ostacoli,  che ho dovuto risolvere velocemente,  elaborando metodi diversi dal solito ed utilizzando nuove tecniche e strumentazioni,  mixate alla mia consolidata e più che decennale attività. 

È stato un periodo faticoso,  dal grande dispendio fisico e mentale; alle 18:00 vedrò il risultato finito di passe-partout e cornice. Così allocate,  sarà sicuramente una piacevole sorpresa,  per cui tutte le ansie,  insoddisfazioni e tribulazioni provate andranno magicamente dimenticate.

Ringrazio sinceramente tutte le persone che,  in questo mese e mezzo,  m'hanno sopportato e supportato.

Che lo spettacolo abbia inizio!

martedì 27 settembre 2016

TRAIT D'UNION



Chissà se Romolo Romani e Renzo Mongiardino si sono incrociati nel 1916,
quando l'uno moriva e l'altro nasceva.
 
A distanza di cento anni due mostre,
a Brescia e a Milano,
li ricordano.
 
Io sono il contemporaneo punto d'incontro.....
 
 
 
 






lunedì 19 settembre 2016

DADA e ROMOLO ROMANI a Brescia

 
BRESCIA 1916-2016: Cento Anni di Avanguardie

Museo di Santa Giulia
Brescia
Inaugurazione: 1° ottobre 2016
Apertura al pubblico: 2 ottobre 2016- 26 febbraio 2017
 

Dal 2 ottobre, al Museo di Santa Giulia di Brescia, apre il ciclo di mostre Brescia 1916-2016: Cento Anni di Avanguardie che i musei bresciani dedicano ai capolavori dell’Arte Moderna.
 
La mostra principale DADA 1916. La nascita dell’antiarte, realizzata in collaborazione con Università Cattolica e Accademia di Belle Arti Santa Giulia, è curata da Luigi Di Corato, Elena Di Raddo, Francesco Tedeschi e ha l’obiettivo di documentare, attraverso 270 opere e oggetti originali, la potenza creativa del movimento che ha sconvolto l’arte di tutto il mondo a cento anni dalla sua nascita.
 
In contemporanea viene presentata anche ROMOLO ROMANI 1884-1916 Sensazioni, figure, simboli, realizzata in occasione dei cento anni della scomparsa del grande artista milanese – ma bresciano d’adozione - che fu tra i firmatari del primo manifesto futurista e di cui i Civici Musei conservano ben 60 opere straordinarie che, dopo un minuzioso lavoro di restauro, saranno riproposte al pubblico a oltre venti anni dall’ultima esposizione.
 
Due mostre con un unico biglietto per valorizzare le collezioni futuriste e dadaiste, oltre che le opere di Romani, di proprietà dei Musei Civici dal 1962, quando furono acquistate per dare avvio al progetto di un Museo d’arte moderna per la città. Due esposizioni realizzate grazie alla collaborazione con istituti di formazione universitaria di eccellenza -  come l’Università Cattolica, sede di Brescia, corso S.T.Ar.S, e l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia – i cui studenti hanno saputo cogliere a pieno titolo lo spirito creativo degli artisti loro coetanei di cento anni fa. 
 
Brescia 1916-2016: Cento Anni di Avanguardie è un’iniziativa sostenuta da Comune di Brescia e Regione Lombardia, con la collaborazione di Bonera Group/BMW Dinamica e Marco SPA. Catalogo Silvana Editoriale, media partner nazionale Corriere della Sera.
 
 
Uffici stampa
Rossella Prestini, ufficiostampa@comune.brescia.it, +39 338 8948668
Alessandra Santerini,alessandrasanterini@gmail.com,+39 335 6853767

 
 
 


martedì 13 settembre 2016

Infrarossi

Da un mese sto lavorando su delle opere in carta molto complicate, sia per la natura e la tecnica esecutiva, sia per lo stato di conservazione ed i montaggi / interventi passati.
 
Oltre a metodologie diverse dal consueto,  mi sto applicando anche con nuove strumentazioni,  gentilmente ricevute in prestito da colleghe, che mai ringrazierò abbastanza per l'aiuto, la cortesia ed il supporto a me dispensato. 
Tra loro un'alunna mi ha appena affidato la sua macchina ad infrarossi.... speriamo mi dia qualche risposta. Intanto io mi "diverto" scattando.
 
 
 




È inutile dire che,  nonostante i dolori ed i grattacapi,  il mio lavoro mi dà tanta gioia e mi sprona ad imparare. 

Di questi tempi è,  inoltre, rassicurante trovare tanta solidarietà tra professionisti dello stesso campo. Il gioco di squadra è il massimo.

giovedì 8 settembre 2016


Gentile Licia Zorzella

Siamo lieti di comunicarLe che la Sua richiesta di partecipazione al “Corso di introduzione alla conservazione e al restauro di documenti d'archivio giapponesi (il Progetto Marega della Biblioteca Vaticana)”, è stata accolta per i due giorni 5 e 6 ottobre 2016.

La aspettiamo il 5 ottobre nella sede della nostra Scuola di Biblioteconomia Vaticana, sita in Via della Conciliazione, 1 (per maggiori informazioni, consultare il programma QUI ).

Inoltre, il 6 ottobre, Le chiediamo di portare con sé, per lo svolgimento della pratica, i seguenti strumenti: stecca, pinzetta, forbici, pennelli piatti (larghezza 5, 10 e 20 mm), pennello tondo appuntito (tipo penna ad acqua).

Viste le numerose richieste ricevute, La preghiamo vivamente di voler comunicare al più presto una Sua eventuale rinuncia per concedere l’opportunità ad altri colleghi rimasti esclusi di subentrare.

In attesa di incontrarLa personalmente il prossimo 5 ottobre, La salutiamo cordialmente.
Il comitato di selezione.

martedì 16 agosto 2016

Leonisiarte:inaugurazione con sorpresa!

In concomitanza con i festeggiamenti della Madonna delle Mura e dell'Assunzione della Vergine Maria, la Fondazione Vittorio Leonesi, con sede a Puegnago nell'omonimo palazzo, ha inaugurato la mostra "Mater Dei, Da mistero rivelato a maternità come essenza".

Una collettiva di artisti ha indagato la figura di Maria, donna, madre ed icona di santità, realizzando opere, nelle tecniche a ciascuno più congeniali, a narrarne un racconto fatto di immagini, suoni e sensazioni, che si snodano e fondono tra i locali dello splendido palazzo.

Al seguente link http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/(Valtenesi)-Mater-Dei,-Da-Mistero-rivelato-a-maternità-come-essenza-38102.html si può trovare la ressegna stampa, l'elenco dei curatori, dei partecipanti e le informazioni tecniche per la visita


                                           


A corollario delle opere contemporanee citate, sono presenti anche una serie di manufatti antichi e moderni. Tra essi, con grande sorpresa, ho trovato "Virgo Lactans", disegno del 1960 di Jean Guitton, proveniente dalla Fondazione Paolo VI. Lo scorso anno, la pregevole opera è stata affidata, dal direttore della Raccolta Paolo Bolpagni, all'accademia Santa Giulia per essere restaurata, all'interno del corso di cui sono docente.



Jean Guitton, "Virgo Lactans", 1960.  Olio su carta, 376x261 mm
Per gentile concessione della Fondazione Paolo VI, via G. Marconi 15 - Concesio (BS)
Nonostante il manufatto non mostrasse degradi complicati, l'intervento di restauro conservativo è stato piuttosto laborioso, in quanto, il supporto cartaceo, impiegato dall'artista, era di difficile manipolazione.  Esso, infatti, era costituito da un cartoncino bianco di buona qualità, controllato da un altro, purtroppo, prodotto con pasta-legno. Inoltre, se il verso era molto fotossidato, rigido e poco resistente alla piegatura, il recto in miglior stato di conservazione, poteva essere minimamente toccato: qualunque mezzo tendeva a far modificarne la rifrazione superficiale, lucidandolo.
Grazie ad una meticolosa sensibilità, tanta pazienza e provando diversi materiali ed adesivi, si è riusciti a mettere in sicurezza l'opera e riordinarla in maniera assai soddisfacente, tanto che ora esposto alla mostra in corso su una parte tutta per sè.

Altro aspetto interessante del lavoro, è stato il preliminare studio della tecnica di esecuzione. Catalogato come disegno ad olio, mancava della tipica alonatura grassa della tempera, si è quindi ipotizzato si trattasse della versione moderna, lo Stance Oli, ottenuto da olio di lino sintetico, meno unto, e di cui ignoravo l'esistenza..... È anche per queste scoperte che amo insegnare, perchè è un continuo dare, ricevere e aggiornarsi!


Al di là di questa parentesi sentimentale, consiglio una visita all'esposizione, aperta il sabato e la domenica dalle 18 alle 21 o su appuntameto (leonisiarte@gmail.com): le opere sono molto interessanti e la location emozionante, con una bellissima vista del lago, della penisola di Sirmione, del castello di Padenghe e della campagna attorno.

lunedì 15 agosto 2016

il Giappone di Maraini

La Fondazione Cominelli non si smentisce mai, e come ogni anni espone, nelle sale dell'omonimo palazzo a Cisano, eccellenze della grafica; quest'anno è la volta di fotografie, taccuini e pensieri di Fosco Maraini, relativi ai suoi viaggi in Giappone.


comunicato stampa

Negli spazi del palazzo benacense si svilupperà un percorso che metterà in risalto la complessa e poliedrica figura di Fosco Maraini: etnologo, antropologo, orientalista, alpinista, fotografo, scritto-re, esploratore e poeta. La mostra, a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Nicola Rocchi, si focaliz-zerà sul legame profondo di Maraini con il Giappone, legame che ha inciso in maniera determinante su tutto il suo percorso esistenziale e culturale.
Il rapporto di Fosco Maraini con il Giappone ha inizio alla fine degli anni ’30, quando si trasferisce nell’isola di Hokkaido per studiare l’arte, la religione tradizionale e la cultura del popolo degli Ainu. Da quel momento la sua vita professionale e privata si intreccerà profondamente con il Giappone, che sarà fonte inesauribile di ispirazione per documenti di vario tipo (libri, appunti, fotografie, etc).
La mostra sarà realizzata grazie al consenso delle eredi di Fosco Maraini e alla collaborazione del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux di Firenze, cui lo stesso Maraini affidò la propria biblioteca orientale e i preziosi materiali prodotti nel corso della sua vita di viaggiatore e studioso: oltre 100 mila fotografie, i carteggi e la corrispondenza, i quaderni con gli appunti di viaggio e molte altre carte relative all’archivio di lavoro, gli scritti e le pubblicazioni, i documenti personali e familiari.
All’interno del palazzo Cominelli verrà esposta una selezione di fotografie, taccuini e altri docu-menti “giapponesi” di Maraini, oltre ai libri da lui dedicati al Giappone e all’Asia. Le fotografie, in bianco e nero, si riferiscono in particolare alla permanenza in Giappone negli anni Cinquanta: mo-strano templi, riti e cerimonie religiose, ritratti e paesaggi. Agli scatti fotografici sono accostati al-cuni dei taccuini sui quali Maraini annotava i propri appunti, accompagnandoli con schizzi, disegni e schemi. 
L’obiettivo della mostra è di evidenziare inoltre, il composito metodo di lavoro dello scrittore, la sua curiosità inesauribile e la pressante necessità interiore di comprendere a fondo la realtà. 
L’esposizione sarà incentrata intorno a tre nuclei tematici, ai quali è dedicata una sala ciascuno.
Nella prima sala verranno raccolte immagini e agende con appunti e disegni relativi agli anni 1953-54: tutti materiali poi confluiti nel libro “Ore giapponesi” (1956), testo ancor oggi imprescindibile per chi desideri avvicinarsi alla cultura giapponese. 
La seconda sala sarà dedicata alle fondamentali ricerche condotte sulle Ama, le pescatrici delle isole Hekura e Mikuriya - dell’arcipelago delle Nanatsu-to - e alle fotografie in cui Maraini le ritrasse nel 1954. Alcuni materiali documenteranno inoltre gli studi sui matsuri, le feste tradizionali giapponesi.
Nell’ultima sala verrà data testimonianza di un progetto a cui Maraini lavorò a lungo e non riuscì a concretizzare: saranno esposte alcune schede, parte del materiale preparatorio per un dizionario e un libro sui kanji - i caratteri di origine cinese utilizzati nella scrittura giapponese. 
“La presenza sibillina, alchemica, bellissima degli ideogrammi” è il primo indicatore che segnala a Clé – il protagonista del romanzo autobiografico “Case, amori, universi” – che il viaggiatore sta “davvero saltando oltre i valli del mondo indoeuropeo”. E l’interesse per gli ideogrammi, insieme alla profonda fascinazione per la religione scintoista, sono una costante nel rapporto tra l’etnologo fiorentino e la cultura giapponese.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo contenente, oltre a numerose immagini, brevi testimo-nianze dei familiari sulla figura di Fosco Maraini e il suo rapporto col Giappone.
Questa mostra, inserita nel 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, con il sostegno dell’Ambasciata del Giappone in Italia e del Consolato Generale del Giappone a Milano, rientra nel programma espositivo che la Fondazione Raffaele Cominelli, per l’estate 2016, ha dedicato intera-mente al rapporto tra Giappone e Italia, e si aggiunge agli altri due eventi, dedicati rispettivamente alla mostra “Dialoghi - Gioielli contemporanei” e alla mostra “Eterne Stagioni” allestita al Museo D’Annunzio Segreto presso il Vittoriale degli Italiani, in cui si indaga il rapporto tra i più significa-tivi artisti visivi del panorama contemporaneo e gli antichi paraventi giapponesi.
Il Giappone di Fosco Maraini
Immagini, appunti, progetti
Inaugurazione: sabato 30 Luglio 2016 ore 18.00 
30 Luglio 2016 - 2 Ottobre 2016
in collaborazione con:
Comune di San Felice del Benaco Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux
Sede: Fondazione Cominelli Via Padre F. Santabona, 9 25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)
Orari: sabato: dalle 17.00 alle 20.00 domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Ingresso libero
Info: tel +39 338.60.60.153
info@fondazionecominelli.it
www.fondazionecominelli.it
Ufficio Stampa: Mariella Segala
mobile +39 347.97.36.323
www.esartcomunicazione.it 
info@esartcomunicazione.it

lunedì 1 agosto 2016

Proroga....

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_411569879.html


Commissione per la valutazione dei requisiti dei candidati all' acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali : Proroga per il termine dei lavori.


Il prof. Eugenio Vassallo, presidente della Commissione per la valutazione dei requisiti dei candidati all'acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, ha chiesto una proroga per il termine dei lavori. 

Tale proroga è stata concessa con decreto direttoriale n. 79 del 29 luglio 2016 e pertanto i lavori della Commissione termineranno il 30 giugno 2017.





E se noi di contro chiedessimo di prorogare il pagamento delle tasse, cosa farebbe lo Stato?
 non ci sono parole per esprimere i sentimenti che ci pervadono.

mercoledì 13 luglio 2016

affinità elettive


"Il segreto è nella carta" rispose Olga.
"A osservarla bene, ogni carta mostra la sua fibra, che è molto più forte di quanto si creda! Però è anche flessibile e leggera, facile da modellare. Non c'è niente che non si possa fare con la carta, bisogna solo conoscerla e fidarsi di lei"

 Elisabetta Gnone, "Olga di carta. Il viaggio straordinario", Salani Editore.




Come hai deciso di restaurare la carta? È una delle domande che mi vengono fatte più spesso. La verità è che non l'ho deciso io, mi sono fidata di lei, dell'affinità che trovavo nel manipolarla, e la pienezza che sentivo nel prendermi cura di lei. A distanza di anni è una delle cose di cui difficilmente potrei farne a meno, nonostante le difficoltà e le incertezze. Ho tanto ancora da imparare.