mercoledì 28 agosto 2013

Furti - parte II: Saccheggio «Girolamini» dieci arresti


NAPOLI Salgono a 10 gli arresti per la vicenda del saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini, nel centro antico di Napoli, dalla quale furono sottratti migliaia di libri, molti dei quali di inestimabile valore. In carcere è finito Herbert Schauer, titolare della Casa d’Aste Zisska&Schauer, che ha sede a Monaco di Baviera. Nei suoi confronti vi è un mandato di arresto europeo, dopo che nei mesi scorsi l’autorità giudiziaria partenopea aveva emesso un’ordinanza di custodia. Le manette - ha reso noto la Procura di Napoli - sono scattate il 2 agosto. Tra le accuse contestate, quella di aver ricevuto in consegna 600 volumi e ma noscritti. Secondo i pm di Napoli,
Schauer rivestiva un ruolo di primo piano: partecipava alla pianificazione, organizzazione e attuazione di parte significativa del «mirato programma di smembramento, mutilazione, danneggiamento e sfruttamento del patrimonio librario della Biblioteca Statale oratoriale annessa al monumento nazionale dei Girolamini 

da Giornale di Brescia, 28.08.2013

A SUTURAR STRAPPI....


 
 
 




martedì 27 agosto 2013

SUL CERTIFICATO DI ESECUZIONE DEI LAVORI

D.P.R. 34/2000 art. 22 comma 7
I certificati di esecuzione dei lavori sono redatti in conformità allo schema di cui all’allegato D e contengono la espressa dichiarazione dei committenti che i lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e con buon esito; se hanno dato luogo a vertenze in sede arbitrale o giudiziaria, ne viene indicato l'esito. Ai fini della qualificazione per i lavori sui beni soggetti alle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali e per gli scavi archeologici, la certificazione deve contenere l’attestato dell’autorità preposta alla tutela del bene oggetto dei lavori, del buon esito degli interventi eseguiti. Sono fatti salvi i certificati rilasciati prima della data di entrata in vigore del presente Regolamento.



NB: cit. "Il buon esito lavori viene rilasciato dalla stazione appaltante- che non sempre è la soprintendenza- all'appaltatore. Nei casi di lavori privati o altrimenti finanziati- la soprintendenza unisce il suo buon esito, limitatamente alle competenze di tutela. Le ditte rilasceranno quindi copia del buon esito ai collaboratori, limitatamente al lavoro svolto. L'importo della fattura per la loro collaborazione, secondo quanto previsto per legge, costituirà la qualificazione economica per poter affidare eventualmente altri lavori come ditta individuale."

domenica 25 agosto 2013

il linguaggio dei ventagli al museo musicale di Brescia

Finalmente venerdì mi decido e pedalo fino a via Trieste 34, sede del famosissimo (?) Museo STRUMENTI MUSICALI LIUTERIA BRESCIANA, con annessa ricca biblioteca, ove è in svolgimento l'esposizione "Ventagli in mostra - un soffio di vanitá". Ovviamente il mio scopo è visionare esemplari vari di ventole e ventagli, essendo, per lo più, oggetti in carta. Quale sorpresa e quale posto surreale mi si è proposto!
Si accede agli spazi da una porticina e scaletta tortuosa che porta ad una cantina, dal soffitto a volta a botte, piena di strumenti musicali di diversa tipologia, epoca e origine. I ventagli, sparsi un po' in queste prime stanze, trovano ampio respiro in un unico grande ambiente finale, l'auditorium.
Giá il luogo e la collezione sono sorprendenti, ma più di tutti è il fondatore e anima di tutto ciò: Virginio Cattaneo. Questi ha intrattenuto con nozioni, ironia e comicitá me e un pugno di signore, tutte ignare, sino a quel momento dell'esistenza di questa interessante realtá, viva da anni e che periodicamente dal 1976 presenta la sua collezione di Ventagli....
Così, ecco cosa ho imparato:
- Sostenere il ventaglio con la mano destra di fronte al. viso: SEGUIMI
- Sostenerlo con la mano sinistra di fronte al viso: VORREI CONOSCERTI
C- oprirsi per un po' l'orecchio sinistro: VORREI CHE TU MI LASCIASSI IN PACE
- Appoggiarsi il ventaglio sulle labbra: BACIAMI!
- Lasciarlo scivolare sulle guance: TI VOGLIO BENE!
- Mostrarlo chiuso: MI VUOI BENE?
- Lasciarlo scivolare sugli occhi: VATTENE PER FAVORE
- Far scivolare un dito dell'altra mano sui bordi: VORREI PARLARTI
- Sventagliarsi lentamente: SONO SPOSATA
- Lasciarlo scivolare  sulla fronte: SEI CAMBIATO
- Muoverlo con la mano sinistra: CI OSSERVANO
- Spostarlo nella mano destra: MA COME OSI?
- Lanciarlo con la mano: TI ODIO!
- Muoverlo con la mano destra: VOGLIO BENE AD UN ALTRO!
- Appoggiarlo sulla guancia destra: SI
- Appoggiarlo sulla guancia sinistra: NO
- Aprirlo e chiuderlo lentamente ripetutamente: SEI CRUDELE!
- Abbandonarlo lasciandolo appeso: RIMANIAMO AMICI
- Sventagliarsi rapidamente: SNON FIDANZATA.
A seguire ho scoperto anche il PUNTO PITTURA, sorta di ricamo Ottocentesco, effettuato su una stampa di riproduzione a coloritura della stessa, simulando la pennellata a pittura.
Nell'insieme i Ventagli si trovano in un pessimo stato di conservazione. È un gran peccato, perchè ci sono pezzi veramente interessanti, in carta, in stoffa, madreperla, europei, orientali, prototipi, ventole.... Capisco bene che non sia facile mantenere in vita una realtá del genere, contando i tagli alla Cultura effettuati dalla politica negli ultimi anni. Ammiro molto la forza e l'amore di Cattaneo, che all'entrata del museo ha tenuto a dire che la mostra è frutto della sponsorizzazione "di un vecchio professore in pensione con moglie a carico e in attesa della Tredicesima"....questa è l'Italia NO COMMENT, ma del resto ci metto pure del mio e della mia ignoranza verso questa realtà.

giovedì 22 agosto 2013

gli Zombie di via Gluck


 Riporto di seguito un articolo uscito sul Giornale di Brescia di oggi, che mi ha fatto scoprire un Museo interessante, non solo dal punto di vista cartaceo, ma anche per l'aspetto cinefilo che lo contraddistingue:



Vampiri, zombi e morti viventi abitano in via Gluck
A Milano una mostra sui film horror promossa dal Museo del Manifesto Cinematografico
Agosto con brividi in via Gluck, a Milano. Al civico numero 45, e cioè a pochi metri da quel n. 14 che il Comune ha ritenuto di celebrare con una targa, fresca di inaugurazione, a ricordo del «ragazzo della via Gluck», ha aperto i battenti «Vampiri, zombi & lupi mannari», la mostra che il Museo del Manifesto Cinematografico «Fermo Immagine» dedica agli agghiaccianti protagonisti di tante storie horror.
Anche il Museo, in un certo senso, è fresco di inaugurazione. Di proprietà privata, in un edificio industriale ristrutturato, con un patrimonio di 50.000 pezzi tra manifesti cinematografici, locandine, fotobuste e altro materiale, Fermo Immagine, che offre il suo archivio e i suoi spazi agli appassionati, ha avviato un programma di mostre cui accompagna proiezioni di film, incontri e altre iniziative (info: www.museo- fermoimmagine.it).
Questa, che è la seconda mostra dall’inizio dell’attività, celebra un filone, quello degli esseri crepuscolari e notturni e dei morti viventi, che dal suo primo apparire nel periodo del muto - nel 1922, con «Nosferatu» - fino alle più recenti variazioni sul tema, da «Twilight» a «The Wolfman» a «World War Z», ha sempre contato su una nutrita folla di cultori ed estimatori, e spesso su successi planetari.
Chi sono i vampiri? Chi, i lupi mannari? E gli zombi? Sono domande che pescano indietro nel tempo, nella storia - magari a partire dall’Ordine del Drago, istituito dall’imperatore Sigismondo nel XV secolo e di cui venne insignito Vlad II di Valac- chia (Dracul), padre di quel Vlad III che fu detto Dracula, cioè di Dracul - nelle tradizioni, come quella haitiana dei «morti viventi», nella letteratura, da quella popolare ai romanzi come «Dracula» di Bram Stoker (1897). Il percorso della mostra aiuta chi non è esperto a orientarsi nel labirinto dei significati, con l’aiuto anche di una ricca selezione di foto e di gadget d’epoca. Di assoluta contemporaneità invece sono le teste, una per «specie», ricostruite con gli speciali siliconi Smooth On in uso negli studi cinematografici, con cui Roberto Mestroni, allievo del mitico Carlo Rambaldi, mostra come un maestro del trucco può creare i mostri sul set.
Protagonisti del percorso da brivido sono soprattutto i grandi manifesti: da quelli d’artista, dipinti a mano, degli anni ’40 fi- no a quelli rivisitati con Photoshop (con tanto di spiegazioni per i profani, per farne apprezzare meglio il valore).
Sfilano così i Dracula più celebri, da quel- lo di Bela Lugosi del ’31 a quelli di Christopher Lee del ’58 e di Klaus Kinski del ’79 («Nosferatu») fino a quello 3D di Dario Ar- gento dell’anno scorso, accompagnati dal corteo delle possibili sfaccettature del te- ma: film ironici, come quello scritto da An- dy Warhol nel ’74 o «Tempi duri per i vampiri» di Renato Rascel (’59), parodie, horror sanguinari, o semplicemente di casset- ta, con tutte le possibili stirpi, prede, figlie, amanti, ecc. del vampiro. Fino alla saga di «Twilight», in cui un’accezione decisa- mente più sofferta e meno scontata del vampiro si incontra con l’altro personaggio crepuscolare anch’esso attualizzato, il licantropo. Gli zombi sono raffigurati da manifesti tra cui spiccano quelli della celebre trilogia di Gorge Romero («Zombi», «Il giorno degli zombi», «La terra dei morti vi- venti»), e che spaziano da Boris Karloff ne «L’isola stregata degli zombi» del ’32 a Will Smith di «Io sono leggenda» del 2007.
La mostra «Vampiri, zombi e lupi manna- ri. "Fermo Immagine"» a Milano, via Gluck 45, è aperta fino al 30 ottobre; orari: mart.-dom. 14-19, chiuso lunedì. Ingresso 8 , rid. 5 . Proiezioni, incontri, alle 21, ingresso libero.
Maria Fiorella 

mercoledì 21 agosto 2013

sculture in carta

E dopo le sculture mobili di Li Hongbo, di cui avevo parlato in un precedente post (http://frammentidicarta.blogspot.it/2013/02/plasmare-la-carta-le-sculture-mobili-di.html) ecco a VOI un nuovo artista che utilizza la carta per plasmare le sue opere: ROGAN BROWN. http://roganbrown.com/home.html
La lavorazione della carta mi ricorda tanto i manufatti sacri di certe reliquiari, comunque santa pazienza e risultati stupefacenti.



 
 
 


                                                                 













domenica 18 agosto 2013

LE CORBUSIER- ultimi giorni per Opere da una collezione privata

Si concluderá domenica 25 agosto l'esposizione che anima da un mese e mezzo Palazzo Cominelli, a S. Felice del Benaco, frazione Cisano. Giá di per sè l'eccezionale location meita una visita: il piccolo borgo si sviluppa su una collina che s'affaccia sul golfo di Salò. Inoltre il Palazzo che ospita la mostra è un affascinante edificio seicentesco su tre piani, al secondo del quale trenta opere grafiche di Le Courbusier sono messe in bella vista.

Tutti noi conosciamo questo nome legato al mondo dell'archiettura, pochi credo, ed io tra loro, siano a conoscenza delle sue velleitá artistiche. Qualità evidentemente non passate inosservate alla famiglia che possiede gli esemplari in mostra e di cui si ringrazia la divulgazione! Sono per lo più cromolitografie in cui si alternano spunti e fasi cubiste, surrealiste e anche un po' dada. Mostra interessante e da vedere, senza aspettarsi però la fulminazione.


Palazzo Cominelli
via Padre F.Santabona, 9
25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)
info@fondazionecminelli.it


venerdì e sabato dalle 18:00 alle 22:00
domenica dalle 10:00 alle 12:00 - dalle 18:00 alle 21:30


venerdì 16 agosto 2013

perchè la voglia di Giappone non mi passa mai!

http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-ca759319-4174-44c6-b666-76beb1343b75.html

Poichè mi ci vorrà ancora un po' prima di recarvi, mi accontento delle collezioni di arte orientale in Italia. Merita pertanto di essere diffusa la notizia della riapertura del civico MUSEO D'ARTE ORIENTALE di TRIESTE. 

http://www.museoarteorientaletrieste.it/

domenica 11 agosto 2013

ISTITUITA LA COMMISSIONE PER LA REVISIONE DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI

speriamo sia la volta buona e riponiamo la speranza in Salvatore Settis presidente della commissione...


http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza
_asset.html_1190824477.html#.

giovedì 8 agosto 2013

E il fascino della corrispondenza del passato






Oggi ho visionato un archivio di lettere della prima metà del 900...affascinante: quante storie, diversità di stili e cordialità....con l'avvento della tecnologia abbiamo perso l'usanza di scrivere e conservare pezzi di vita. Certo in diversa maniera si fa ancora, ma il sapore è tutt'altro.....

con questo caldo....una mostra di VENTAGLI è quello che ci vuole!

presso l’Auditorium del Museo Musicale Bresciano di via Trieste 34 in Brescia:
 
“E…state con il museo. “Un soffio di vanità”. Ventagli, e non solo, in mostra”.
inaugurazione sabato 10 agosto 2013 alle ore 17.30
La mostra si protrarrà sono al 31 agosto 2013 con i seguenti orari:
dalle ore 17 alle ore 19.30 tutti i giorni, lunedì e festivi compresi.
 
L’ingresso è libero e si può fotografare.
 
 
 
 
 
 
Durante il periodo, dalle ore 18.15 si svolgerà l’iniziativa collaterale dal titolo
“Un ventaglio di ricordi: libere conversazioni su ricordi, cultura, attualità”,
incontri coordinati da Sergio Isonni e presentati da Arturo Bettoni.
In occasione di tali incontri, ad esempio, verranno effettuate letture sul tema del ventaglio
da parte di attrici e attori; cantastorie in costume settecentesco declameranno la celebre antica “Barcelletta sopra i Fanciulli, che vendano Ventarole”.
Sarà, inoltre, rappresentata la commedia “Il ventaglio” di Carlo Goldoni
e si svolgerà la lettura dell’opera “Il ventaglio”
su libretto di Emilio Reggio e musica di Alfredo Cuscinà.
 
La manifestazione è dedicata a ad alcuni personaggi bresciani e non che, negli anni, hanno sostenuto il Museo e hanno collaborato alla tenace attività culturale: Fulvio Manzoni, Remo Crosatti, Giacomo Mutti, Gianni Gei, Aldo Darra, Maurizio Banzola, Giacomo Rosini, Oddo Biasini, Mario Pedini,
Emanuele Suss, Gaetano Panazza, Bruno Boni.
 
PER INFORMAZIONI:
Museo Musicale Brescia, Via Trieste, 34, Brescia
Tel. 030 3776040