lunedì 29 gennaio 2018

Resilienza

Cos'è davvero la RESILIENZA?

Se ne parla tanto ed è una competenza molto importante non solo per noi persone altamente sensibili. Ma cos'è davvero?
Non confondiamo resilienza con resistenza.

Resistenza deriva da re-sistere, (fermare indietro) e significa fermare respingendo, non cedere ad una forza.

Resilienza viene da re-silire (saltare, fare balzi, zampillare) col significato immediato di saltare indietro, ritornare in fretta, rimbalzare. Ci da subito un’immagine di intenzione vibrante, di vitalità, di movimento, di elasticità, di dinamica flessibilità. E anche altro: c’è una forza, certo, che però viene usata non “contro qualcosa” ma “per sé stessi”.

Resistere è chiudersi di fronte alle esperienze, irrigidirsi, opporsi, contrastare, difendersi, sopportare. E, facilmente, spezzarsi.

Avere resilienza è restare aperti, fiduciosi, flessibili, dinamici, determinati, vitali nonostante tutto e tornare naturalmente in equilibrio dopo ogni colpo, senza frammentarsi. E la resilienza si può imparare

sabato 20 gennaio 2018

Triste riassunto

Dopo 18 anni dalla definizione della figura professionale cui sono affidati gli interventi di conservazione del patrimonio storico artistico della Nazione, il Ministero ha disposto l’ennesima proroga del procedimento di attribuzione

della qualifica di Restauratore senza neanche fissare una vera data…. che può slittare di 60 giorni rispetto alla piena operatività di una commissione istituita oltre due anni fa. Di una commissione, dunque, al momento non ancora pienamente operativa!

Ricostruzione della scandalosa cronistoria:

–  Nel 2000 si individuano – per la prima volta – con un decreto (il D.M. 294/2000, poi 420/2001) i requisiti dei soggetti che possono essere riconosciuti quali Restauratori di beni culturali italiani.–  Nel 2004 il Codice dei beni culturali (d.lgs. 42/2004) conferma i requisiti dettati dal decreto del 2000.–  Nel 2006 le modifiche apportate al Codice dei beni culturali dispongono che venga attuato un procedimento di verifica dei requisiti e di attribuzione della qualifica di Restauratore attraverso la formazione di un elenco da tenersi presso il Ministero.–  Nel 2009 viene pubblicato il bando di qualifica ed avviata la procedura.–  Nel frattempo, sempre nel 2009, vengono pubblicati il decreto DM 86/2009, con il quale si delinea in maniera esaustiva il profilo professionale e le attività caratterizzanti e il DI 87/2009, che ne traccia il percorso formativo a ciclo unico quinquennale di livello universitario.–  Nel 2009 prende avvio, dunque, la nuova formazione di Restauratore senza che sia prima stata conclusa la fase transitoria.–  Nel 2010 un giorno prima della scadenza dell’invio telematico di tutta la documentazione (inoltrata da quasi tutti gli interessati) il procedimento di qualifica viene sospeso per procedere alla modifica della norma.–  A gennaio 2013 viene varata la modifica alla norma disponendo la conclusione del procedimento entro il 30 giugno 2015.–  A Maggio 2015 una circolare del Segretario Generale del Ministero dispone che “nelle more del completamento della procedura e dell’istituzione dell’elenco”[..] “i soggetti in possesso dei requisiti di legge possono proseguire lo svolgimento delle attività lavorative e professionali”.–  A giugno 2015 viene pubblicato il nuovo bando di qualifica.–  A novembre 2015 viene nominata la commissione di verifica che ha tempo 6 mesi, salvo proroga di 2 mesi.–  A maggio 2016 ultimo giorno utile viene disposta, con un avviso, la proroga di ulteriori 2 mesi (scadenza ultima il 31.07.2016.)–  Nel frattempo il 19 maggio 2016 viene pubblicato un bando di selezione per funzionari al Ministero che prevede anche la figura di Restauratore di beni culturali in possesso di qualifica.

–  Il 21 luglio 2016 viene pubblicato un elenco parziale per consentire ai diplomati delle scuole Ministeriali SAF di partecipazione al concorso di funzionari.–  Il 29 luglio 2016 (DD 79/2016) viene resa nota una nuova proroga di 12 mesi, ovvero la nuova scadenza al 30.06 2017.–  Ad agosto 2016 vengono presentati ricorsi contro l’elenco parziale che verrà prima sospeso e poi nel 2017 ritirato.–  Il 14 febbraio 2017 (DD 3/2017) viene modificata la commissione.–  Al 30.06.2017 (DD 62/2017) viene disposta una modifica della commissione e nuova proroga dei lavori di ulteriori 6 mesi, ovvero con scadenza al 31.12.2017.–  L’11.10.2017 (DD 150/2017) viene modificata/integrata la commissione.–  Il 24.10 2017 (DD 159/2017) viene modificata/integrata la commissione.–  Il 12.12.2017 (DD220/2017) viene modificata/integrata la commissione con nuova proroga apparentemente di 3 mesi, ovvero la commissione dovrebbe terminare i lavori entro il 31. 03. 2018 …..ma si stabilisce anche che “Il termine ultimo potrà ulteriormente essere prorogato e slittare fino a 60 giorni dopo la piena operatività del predetto gruppo di supporto tecnico” che sarà operativo solo quando “VERRANNO INDIVIDUATE LE RELATIVE RISORSE UMANE RICHIESTE”.

In sostanza il fatto che il termine ultimo decorra da quando “verranno individuate le relative risorse umane richieste”…..corrisponde a dire che la data di conclusione del procedimento di qualifica al momento non esiste! ….e questo accade dopo oltre due anni e due mesi dalla sua costituzione, dopo più di 5 anni dalla norma che ne disciplina le innovate modalità, dopo oltre 10 anni dalla legge che ne prevedeva l’attuazione, dopo 18 anni dalla definizione giuridica della figura professionale di Restauratore di beni culturali.

 

 

 

 

 

Antonella Docci, Roberto Della Porta, Francesca Brucculeri, Luigia Gambino, Roberta Sugaroni, Matteo Rossi Doria, Valeria Delle Monica, Maria Paola Bellifiori, Sergio Salvati, Maria Teresa Roccotelli, Katiuscia Chiari, Paola Orsolon, Bruno Giacomelli, Vania Dalla Francesca, Marcella Ghilardi, Cristiana Antonioli, Bruno Giacomelli, Arianna Splendore, Giovanna Conti Giussani, Manola Bernini, Maria Colonna, Cesare Ottaviano.

18 gennaio 2018