sabato 27 febbraio 2016

Eredi Manuzio

Purtroppo mi sono persa la mostra ambrosiana celebrante il grande Aldo Manuzio; non mi sono fatta scappare quella in terra bresciana. Oggi, infatti, sono stata a Chiari, alla Fondazione Morcelli Repossi, per omaggiare l'editore e suoi eredi nell'esposizione qui in atto e prorogata fino al 20 marzo.

In tre stanze sono diligentemente esposte varie aldine, a partire dal periodo di fondazione della "società", sino ai tempi più "recenti", quando le redini della casa erano tenute da Aldo junior.

Nelle mie reminiscenze scolastiche, conoscevo Manuzio principalmente come grande editore, che segnò il passaggio dagli incunaboli al libro "moderno", nonchè come divulgatore dei classici della letteratura. Non sapevo, o forse non ricordavo, avesse lasciato in eredità anche una serie di novità tipografiche quali:
 
- introduzione del carattere corsivo italico, in sostituzione dell'onciale, conosciuto anche come aldino. Di dimensioni ridotte, rispetto al precedente, permetteva di abbassare notevolmente la quantità di carta necessaria. Cosa non indifferente vista la penia degli anni attorno al '500, a causa della peste in corso, che abbassò notevolmente la circolazione degli stracci, allora unica materia prima per la fabbricazione dei fogli.
- invenzione del piccolo libro: tascabile e portatile. Le pagine passano dall'essere in folio, a in 8º (mm154x94), con un ulteriore notevole risparmio di carta e la possibilità di portarsi con sè il proprio volume, in maniera facile e leggera
- nascita del catalogo. Manuzio è stato il primo editore/stampatore a pubblicare nel 1498 un catalogo delle sue edizioni, con notizie sugli argomenti trattati e considerazioni sulla validità delle opere.
- impiego del logo a difendere la produzione araldina dalle copie contraffatte, come certificato di garanzia. Un antesignano copyright
- introduzione del numero delle pagine e della punteggiatura: numeri, punto, accento, apostrofo e punto e virgola.
- definizione della lunghezza del paragrafo e della riga, come diretta conseguenza del nuovo formato del libro in 8°. Inoltre introduce l'uso del rientro a inizio paragrafo, a seguito dell'andata a capo, coniungando egregiamente funzionalità ed estetica 

 
 
 
E' stata una visita molto interessante, ma il mio plauso va principalmente alle volontarie che mi hanno accolto e accompagnato per un'ora e mezza nel mondo aldino e all'interno della pinacoteca, biblioteca e gabinetto delle stampe della Fondazione Morcello Repossi. Senza questi angeli, che regalano il loro tempo alla divulgazione e alla salvaguardia del sapere, molta della cultura italiana andrebbe persa. CHAPEAU

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