mercoledì 30 dicembre 2015

Chagall e Fo: la strana coppia

Complici i ritmi dilatati che il periodo post natalizio porta con sè, il 28 sono stata alla mostra "Marc Chagall, anni russi 1907-1924, con un racconto per immagini di Dario Fo", allestita all'interno del museo di Santa Giulia di Brescia.







Dopo la grande mostra antologica del pittore bielorusso, conclusasi a febbraio del 2015 a Palazzo Reale di Milano, la regione Lombardia ospita altre opere dell'artista. Una piccola mostra che va ad incastonarsi nel gioello milanese, completandolo. 

Certa che le sole "Passeggiata" e gli "Amanti in blu" valgano il costo del biglietto, per chi, come me, non ha vistato la precedente citata, usciti da questa mostra rimane la voglia di sapere di più. L'audioguida si è resa assolutamente necessaria, per comprendere un'iconografia lontana da quella a cui siamo educati, un paesaggio, una tradizione lontani e un modus operandi diverso dal classico. 

È una sicura emozione avere un nome così importante nella propria città. Edificante lo spazio dato ai disegni, segno di un maggiore interesse verso la grafica, la cui elevazione ad opera Artistica indipendente è uno dei miei desideri più grandi. È, infatti, noto che pittura e scultura hanno un'attenzione predominante e una maggiore popolarità. A questo proposito, ho, purtroppo, letto critiche feroci sul taglio della mostra, poichè della trentina di opere la metà sono disegni.....e allora?!? A volte un disegno è più poetico e profondo di un dipinto.....in tal senso mi spiace, infatti, che dell'album grande sia visibile un solo esemplare, e per i restanti bozzetti si sia realizzato un filmato, che seppur ben fatto, fa perdere degli aspetti importanti dei disegni. Sapendo sia impossibile sfogliare il taccuino, forse dei fac simili sarebbero stati più vicini alla sensibilità degli originali.

A primo acchito pare piuttosto ardito, invece, l'abbinamento Fo-Chagall, la nota innovativa della mostra. Si scopre, però, che il poliedrico nobel italiano abbia studiato a lungo l'artista bielorusso, da qui il suo racconto per immagini. Potenzialmente una genialata, questa seconda parte non mi ha persuasa appieno, causa forse uno spazio troppo stretto ove leggere opere dai colori vividi e dalle grandi dimensioni, per lo più composte da pezzi (bozzetto e dipinto finito) e dalla presenza troppi visitatori ammassati. Per una corretta recensione  mi piacerebbe, quindi, rivederle con più aria, e dando più attenzione all'audioguida. Poichè so si tratti di una condizione poco probabile, mi resta solo attendere Fo in carne ed ossa, che scioga alcuni dubbi rimasti, attraverso lo spettacolo "DARIO FO RACCONTA LA FANTASTICA STORIA DI MARC CHAGALL" che verrà messo in scena il 16 gennaio al teatro Grande di Brescia. A pensarci bene è questo il senso del racconto: si tratta di un sequel, come la moderna cinematografia ci ha abituato. Fo proporrà al pubblico una lezione spettacolo in cui la sua vita e quella di Marc Chagall si fondono idealmente sul palcoscenico, pur senza essersi mai toccate nella realtà, in un eccezionale incontro poetico a completamento della mostra in atto. Non mi resta che comprare il biglietto.


DARIO FO RACCONTA LA FANTASTICA STORIA DI MARC CHAGALL
 Teatro Grande di Brescia
16 gennaio 2016 ore 21:00

MARC CHAGALL
anni russi 1907-1924
con un racconto per immagini di Dario Fo

dal 20 novembre 2015 
al 16 febbraio 2016

Museo Santa Giulia Brescia
www.chagallbresciamusei.com





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