venerdì 20 maggio 2011

CALLIGRAFIA - cenni storico-stilistici

I testi "NOMEN OMEN" sono stati eseguiti con penna calligrafica rielaborando il "Carattere Inglese" e l' "Onciale".

Entrambi questi caratteri, come si desume dal loro nome, nacquero come calligrafie nazionali il cui impiego era in origine geograficamente limitato, ma che grazie alla semplicità di stile, alla bellezza della forta e alla intrinseca eleganza si diffusero velocemente in tutta l'Europa, sostituendo i precedenti caratteri di più ardua lettura. Vennero così assunti come grafia ufficiale nella maggior parte delle cancellerie europee per la stesura e la compilazione di atti notarili, documenti ufficiali e annotazioni rilevanti.

Come tutti i caratteri di scrittura sono il frutto di regole volumetriche, spaziature, interlinee e inclinazioni ben precise, tanto che fino alla metà del XX secolo furono discipline di insegnamento delle scuole primarie italiane.

Il "Carattere Italico", impiegato dal XV al XIX secolo, fu regolarizzato nel 1500 sulla base dello stile "Cavalleresco Romano". Con un'inclinazione di circa 50 ° gradi, assomiglia al "Carattere Inglese", ma è di èiù facile lettura ed esecuzione; per questa similarità le due grafie furono spesso impiegate abbinate, preferendo l'italico per la parte più corposa del testo e l'inglese per scrivere le parole o le frasi rilevanti.

l"Onciale" è tipo di scrittura maiuscola impiegata dal III all'VIII secolo da amanuensi latini e bizantini (è la calligrafia protagonista de "Il nome della Rosa"). Successivamente, e come nei miei NOMEN OMEN, viene scelta per i titoli e le intestazioni.

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